Social – Araneus https://www.araneus.it Agenzia WEB Marketing Lucca - Marketing Automation e Lead Generation Mon, 15 Oct 2018 13:22:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.17 https://www.araneus.it/wp-content/uploads/2017/04/cropped-logo_quadrato-32x32.png Social – Araneus https://www.araneus.it 32 32 Promuovere un Brand tramite le Instagram Stories https://www.araneus.it/promuovere-un-brand-tramite-le-instagram-stories https://www.araneus.it/promuovere-un-brand-tramite-le-instagram-stories#respond Mon, 15 Oct 2018 13:22:45 +0000 http://www.araneus.it/?p=30282 Il nuovo social network Instagram nasce nel 2018 e ha come obiettivo la condivisione di foto e video facilmente rintracciabili...

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Il nuovo social network Instagram nasce nel 2018 e ha come obiettivo la condivisione di foto e video facilmente rintracciabili tramite l’utilizzo di hashtag. Oggi la piattaforma è un vero e proprio trampolino di lancio e di comunicazione per persone comuni e aziende, soprattutto grazie alla potentissima influenza delle Instagram Stories.

Diverse ricerche hanno dimostrato che adesso molti utenti si disinteressano ai normali feed (post classico di Instagram), ma interagiscono solo tramite le storie.

Ma la domanda è: perché ?

Le Instgram Stories piacciono perchè sfruttano gli attimi istantanei della quotidianità, i quali dopo 24 ore scompariranno dal profilo, creando così nell’utente un bisogno di guardare la condivisione prima che scadano le 24 ore.

I contenuti

Pubblicare senza uno scopo, non ha molta efficacia, è importante avere qualcosa da comunicare prima di pubblicare. Pubblicare contenuti “privi di contenuto” o meglio privi di uno scopo può essere più dannoso per un’azienda, la quale può perdere di credibilità.

Promozione di un brand

Tramite le Instagram Stories si possono raggiungere diversi obiettivi:

Promozione di prodotti, servizi e novità;
Pubblicizzazione di esclusive promozioni dedicate ai clienti più fedeli;
Mostrare i backstage aziendali
Promozione di nuovi contenuti web
Maggior interazione feedback con gli utenti

La chiave per una promozione particolarmente coinvolgente è lo storytelling, ragionando più come un utente che come azienda. Evitare di raccontare solo i punti positivi del brand/prodotto e di quanto sia forte sul mercato, può risultare antipatico all’utente. E’ importante trovare contenuti accattivanti e raccontarli tramite immagini, colori, emoticon, simboli e poche ma pensate parole.

Le Instagram Stories sono anche un buon alleato per la creazione di contenuti come i tutorial. I tutorial hanno un feedback molto positivo sugli utenti.

Vendite esclusive

Per incrementare le visualizzazioni un’ottima idea è quella di creare coupon sconto e promozioni esclusive, velocizzando il tutto e creando un po’ di competizione con un limite di tempo e di persone che potranno ottenere lo sconto.

Promozione di contenuti web

Le storie possono portare direttamente ad un sito web tramite lo “swipe up”, ma per poter avvalersi di questa funzione è necessario avere un minimo di 10.000 followers.

Feedback

Come è possibile ottenere feedback dalle storie ? il metodo classico è tramite il commento diretto chiamato “direct”, ma adesso è possibile utilizzare la funzione di sondaggio, molto più dettagliata, immediata ed efficace, la quale dà la possibilità di rispondere ad una domanda tramite un semplice “click”. Questa funzione ha anche la particolarità di poter vedere in tempo reale le percentuali del sondaggio.

 

 

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Investire sul Digital Marketing ? https://www.araneus.it/investire-sul-digital-marketing https://www.araneus.it/investire-sul-digital-marketing#respond Fri, 14 Sep 2018 10:05:05 +0000 http://www.araneus.it/?p=30205 Quanto è importante puntare sulla comunicazione digitale ? “Le campagne digital marketing stanno diventando il focus principale di numerose imprese...

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Quanto è importante puntare sulla comunicazione digitale ?

“Le campagne digital marketing stanno diventando il focus principale di numerose imprese e brand di successo.”

 

Oggi viviamo in un mondo un cui la diffusione degli strumenti tecnologici come smartphone, tablet e l’interesse crescente verso i social, sta portando le imprese a prendere seriamente in considerazione questo ambito con budget appropriati.

Il digital marketing ha la capacità di raggiungere molti più gli utenti rispetto a una forma di comunicazione tradizionale offline, di stimolare la creatività dei consumatori così da innescare quei tanto attesi meccanismi di viral marketing e buzz marketing.

 

Quali sono i punti principali per la creazione di una campagna digitale ?

1. PIANIFICAZIONE

Maggiore sarà l’attenzione al dettaglio, migliore sarà il risultato.  E’ necessario conoscere in modo approfondito il mercato analizzando competitor, trend, target di riferimento, obiettivi della campagna, ecc. Una volta appurato per bene l’obiettivo della campagna è importante capire come procedere. Ottimizzazione dei contenuti, miglioramento della qualità dei post, selezione delle keyword adatte, ecc, sono tutti passaggi d’obbligo per raggiungere gli obiettivi prefissati

2. SOCIAL PLANNING

Essere su ogni canale social a 360° permetterà al vostro brand di essere notato da una grande fetta di consumatori ma ogni social richiede il giusto impiego.

3. ANALISI

La comunicazione è fatta soprattutto di risultati. E’ opportuno valutare, l’andamento delle vendite per comprendere se la direzione intrapresa è quella corretta. Un’analisi costante vi permetterà di essere sempre all’erta su eventuali problemi che potrebbero riscontrarsi, così da intervenire prontamente.

 

 

Agenzia o Fai da Te ?

Affidarsi ad un’agenzia specifica ha i suoi notevoli vantaggi:

1. TEMPO

Non te ne dovrai occupare personalmente, ma avrai un’agenzia a disposizione che che se ne occuperà per te, risparmiando così tempo, da investire nelle strategie di vendita.

2. ESPERIENZA ORIENTATA AI RISULTATI

Quando si parla di un nuovo approccio di content marketing, di esperienza non se ne ha poi troppa e potrebbe mancare l’occhio verso i risultati: in fondo fare content marketing ha lo scopo ultimo di generare leads.

3. POTER CONTARE SU UN TEAM

Rivolgersi ad una agenzia, non implica soltanto appoggiarsi a chi di Content ne comprende applicazioni e potenzialità, ma significa anche appoggiarsi ad un team che può offrirti un supporto multi-funzionale. Normalmente un’agenzia che offre servizi di Content Marketing conta su figure quali:

  • Inbound Designer
  • Content Marketing Manager
  • Social Media Manager
  • Email Marketing Specialist
  • Specialista SEO
  • Webmaster

Contro del Fai da Te:

 

1. MANCANZA DI KNOW-HOW

Impostare una campagna di Content Marketing, presuppone, almeno, la conoscenza delle tecniche di Digital Marketing fondamentali: email marketing, social media, SEO sono solo alcune delle nozioni di base che servono per impostare una corretta strategia Content. Ma non soltanto: tu o il tuo team potreste non avere la dimestichezza necessaria quando si tratta di applicare le strategie Inbound

2. TEMPO

Come già citato prima, il tempo da dedicare non sarebbe poco e se fatto da persone inesperte potrebbe essere solo uno spreco di tempo e denaro

3. REALIZZAZIONE

Se imposti i lavori della campagna, chi la realizza? Chi monitora i risultati?

La creazione di una campagna di marketing implica saper non solo impostare la strategia e il piano dei lavori, ma anche eseguirli e saper impostare (preferibilmente) a priori un sistema di monitoraggio dei risultati raggiunti.

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Che importanza hanno gli influencer per un’azienda ? https://www.araneus.it/che-importanza-hanno-gli-influencer-per-unazienda https://www.araneus.it/che-importanza-hanno-gli-influencer-per-unazienda#respond Thu, 26 Jul 2018 14:33:50 +0000 http://www.araneus.it/?p=30123 Perchè sono così importanti le influencer per le aziende ?  Cosa ci guadagna l’azienda e come scegliere il giusto influencer...

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Perchè sono così importanti le influencer per le aziende ?  Cosa ci guadagna l’azienda e come scegliere il giusto influencer ?

 

Le/gli influencer stanno diventando sempre più, parte fondamentale di molte STRATEGIE DI MARKETING adottate da molteplici aziende, ma chi sono realmente ?

(ClioMakeup-Youtuber/influencer/blogger)
(ClioMakeup-Youtuber/influencer/blogger)

Gli/le influencer sono persone normalissime, come potremmo essere noi, che parlano di prodotti e servizi di cui sono esperti consumatori, fornendo una recensione e una personale opinione su di essi. Possono farlo per soldi, possono farlo solo per avere il prodotto gratuitamente, o possono farlo senza nessun interesse, acquistando di tasca propria il prodotto in questione.

Gli influencer si possono dividere in diverse categorie a seconda della piattaforma su cui si esprimono: blogger, vlogger, youtuber, instagrammer e molti altri.

Ma cos’hanno loro in più di noi ? Tanto seguito !

Gli/le influencer si chiamano così perchè riescono ad “influenzare” l’opinione del loro pubblico. Hanno un grande seguito perchè , dopo aver aperto una pagina/canale social in cui parlano delle loro passioni, riescono ad empatizzare con il loro pubblico e perchè riescono quasi a diventare un brand personale, basato sul personaggio che hanno creato, che verrà automaticamente associato al prodotto da loro recensito positivamente come garanzia di qualità.Con questa empatia hanno il potere di condizionare quindi le menti e gli acquisti dei follower.

Se il prodotto/servizio sarà di gradimento all’influencer allora sarà un successo assicurato per l’azienda, in quanto riceverà centinaia, migliaia (dipende dal seguito dell’influencer) di feedback positivi, che potranno tradursi in clienti reali. Ma attenzione, non è tutto oro quel che luccica: è molto facile anche ottenere il risultato contrario, ovvero ricevere una recensione negativa o ottenere attenzione che non si convertirà in acquisti reali poichè il target non è stato centrato.

Per questo motivo è necessario affidarsi ad uno specialista di marketing per poter scegliere ed evidenziare gli influencer più adatti all’azienda. Ma secondo quali criteri?

 

(Giulia de Lellis-Youtuber/influencer/blogger)
(Giulia de Lellis-Youtuber/influencer/blogger)
  • Definizione del target (possibili clienti)
  • Ricerca delle influencer con pubblico più simile possibile al nostro target
  • Analisi di mercato e dei competitors
  • Scelta dei social con cui si vuole comunicare
  • Caratteristiche delle influencer affini alle politiche aziendali
  • Numeri dell’influencer: followers, engagement, visibilità
  • Empatia con i followers e capacità di influenzare i loro comportamenti

 

Quali sono i vantaggi di un’azienda che utilizza nel modo corretto una strategia di marketing basata sugli influencer?

  • Comunicazione rivolta a un target mirato di una possibile clientela
  • Aumento di credibilità
  • Visibilità del brand
  • Aumento di visibilità
  • Risparmio di denaro
  • Coinvolgimento interattivo ed empatico con la possibile clientela

E’ inoltre importante non scegliere il proprio influencer solo in base al seguito, sia per non incappare in truffe, sia per non sprecare risorse: è ovvio che maggiore è la grandezza dell’influencer maggiore sarà il suo costo, prima di tutto dobbiamo assicurarci quindi che lui o lei stia parlando direttamente a una nicchia a cui siamo interessati. Solo in seguito potremo parlare di grandezza.

 

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L’effetto Kleenex e il brand takeover nell’epoca dei social media https://www.araneus.it/leffetto-kleenex-e-il-brand-takeover-nellepoca-dei-social-media https://www.araneus.it/leffetto-kleenex-e-il-brand-takeover-nellepoca-dei-social-media#respond Tue, 05 Dec 2017 10:41:17 +0000 http://www.araneus.it/?p=29722 C’è una legge non scritta che i responsabili marketing delle grandi aziende conoscono molto bene. La formula recita più o...

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C’è una legge non scritta che i responsabili marketing delle grandi aziende conoscono molto bene.

La formula recita più o meno così:
Quando la gente declina il tuo marchio come fosse un aggettivo di uso comune – o meglio ancora un sostantivo o una voce verbale, vuol dire che hai raggiunto un risultato straordinario.
Un esempio? Espressioni che siamo abituati a sentire al giorno d’oggi sono: “A che ora ci skypiamo domani?”, oppure “Smettila di stare tutto il giorno a googlare il tuo nome, non ci ricaverai niente di buono”.

brand takeover
Questo fenomeno, per cui nuove parole di uso comune trovano ispirazione e fondamento direttamente nel mercato, non è certo una novità. Il mercato è fatto prima di tutto di bisogni, relazioni e significati. Quando un nome brand viene a identificare in tutto e per tutto un oggetto, un servizio, vuol dire che quel marchio ha fatto centro. Basti pensare a famosi brand italiani come Nutella, Martini o Borotalco. Ma se guardiamo all’estero troviamo decine di esempi in questo senso, come K-Way, Jeep, Plexiglas, Viagra… e come dimenticare scotch, scottex, thermos, biro, pongo e cellophane, nomi di marchio che sembrano aver perso definitivamente la maiuscola all’inizio?

Effetto Kleenex e Brand Takeover

Gli americani parlano di brand takeover o, per usare un’espressione del linguaggio parlato, di ‘effetto kleenex’, che da noi suona meglio come ‘effetto scottex’. Dietro queste dinamiche c’è tutta una storia legata alla visibilità, ai linguaggi utilizzati durante le campagne di promozione, alla capacità del pubblico di riconoscere al marchio una sorta di paternità diretta e quindi un’identità molto forte.
Quando il nome del marchio viene assorbito nel linguaggio comune, il brand esce dal suo ‘guscio’ e si viene a definire una descrizione colloquiale e/o generica di un tipo specifico di prodotto. Questo processo nasconde certamente anche un rovescio della medaglia: un uso così ampio del marchio può essere negativo dal punto di vista della proprietà intellettuale. Un caso esemplare in questo senso è stato quello della Du Pont Corporation, l’azienda che inventò la pellicola cellophane. Dopo che il nome è stato diffuso per indicare qualsiasi tipo di involucro di plastica per alimenti, Du Pont ha perso l’esclusiva sull’utilizzo del nome.

brand takeoverIl caso Tasty, quando a fare scuola è un “template”

Ma in che modo, alle soglie del 2018, un marchio può sperare ancora di fare scuola?
In altre parole, che tipo di azioni un brand può mettere in campo per divenire esemplare, per distinguersi nettamente dalla massa?
Vediamo insieme un esempio piccolo ma significativo legato non tanto ad un nuovo prodotto, quanto alla creazione di un modello.
Tasty è partito con un canale YouTube e una semplice pagina Facebook popolata di brevi video di ricette. Nel giro di pochi anni la pagina ha raggiunto i 90 milioni di Like e alcuni video hanno superato 1 miliardo di visualizzazioni.
Ma qual è il segreto di Tasty? Il successo di questa piattaforma si è giocato a livello di scelte di stile e di linguaggio. Tasty ha creato un nuovo template, un nuovo modo di presentare le ricette e le preparazioni culinarie, con riprese dall’alto e grande cura nell’impiattamento.
Oggi oltre alla pagina principale ci sono le pagine territoriali e quelle legate ad alcune specifiche nicchie di consumatori. Tasty parla a nicchie specifiche di consumatori che si identificano nei video pubblicati sui suoi canali tematici.

brand takeover

Il brand takeover nell’epoca dei social media

Il brand takeover a livello di social media è il passaggio successivo all’utilizzo diretto di un influencer da parte del brand. In poche parole il marchio permette a qualcun altro di assumere temporaneamente il controllo del proprio account sui social media. In questo modo il brand, tramite la figura dell’influencer, ha la possibilità di rendersi più umano, raggiungere persone completamente nuove e aumentare quindi la propria visibilità.

Ma come funziona il social media brand takeover? La parola chiave per fare numeri è aumentare interattività ed engagement. Come? Ecco alcuni esempi che hanno riscosso successo:

  • sessioni di domande e risposte poste dai fan su Twitter agli influencer;
  • una serie di foto speciali pubblicate su Instagram;
  • live video con contenuti esclusivi come canzoni;

L’operazione funziona sia che si tratti di semplici influencer, sia che siano vere e proprie star (in questo caso si parla di Celebrity Takeover).

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Come scegliere l’Hashtag giusto per il tuo Brand: la nostra guida! https://www.araneus.it/hashtag-giusto-come-scegliere https://www.araneus.it/hashtag-giusto-come-scegliere#respond Thu, 30 Mar 2017 14:27:47 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1355 L'articolo Come scegliere l’Hashtag giusto per il tuo Brand: la nostra guida! proviene da Araneus.

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Cavalcare un hashtag per mandare in orbita un Brand!

Non serve essere un Social Media Manager o un Digital Marketing Specialist per capire la rilevanza e popolarità che gli “Hashtags” hanno assunto nel panorama Web, in particolar modo in ogni tipo di piattaforma di Social Network. Questo piccolo simbolo (#) ha oramai una valenza imprescindibile e se il tuo business è sui Social Media (come mi auguro) usare l’Hashtag giusto vi darà una marcia in più. Twitter è stato il primo Social a lanciarne l’utilizzo a livello globale seppur l’idea concettuale risalga in origine addirittura al 1988! Ebbene si, per la prima volta l’Hashtag fu usato per catalogare i diversi tipi di contenuti ed argomenti all’interno di quella che era una chat vecchio stile (le mitiche IRC, Internet Relay Chat).

Digitando questo magico simbolo # davanti ad una parola o frase, otterremo un hashtag. Ma qual è in sintesi la loro funzione? Gli hashtags servono in definitiva per aiutare la navigazione degli utenti Internet, infatti si tratta di un modo per organizzare, o meglio dire raggruppare, i contenuti presenti su una piattaforma Social in modo da facilitare la ricerca di determinate informazioni o argomenti. Se digitate #Instagram (oppure #instagram o #INSTAGRAM visto che la funzione non è “case-sensitive”) nella casella di ricerca, otterrete una lista di risultati correlati a quel termine o in cui quel termine è almeno menzionato.

Allo stesso modo verrete indirizzati verso la medesima lista qualora clicchiate su un hashtag che è già incorporato all’interno di un post, come nel caso di questo Twitter post:

Un post che esemplifica l'utilizzo di un hashtag su Twitter

In che situazioni e con quali obiettivi è possibile usare un hashtag?

E’ possibile dunque cercare informazioni tramite hashtags e trovare conversazioni che stanno avvenendo in tempo reale. Il lato positivo dell’uso di Hashtags per un Brand è che finiscono per spingere i tuoi contenuti sotto gli occhi di persone interessate a settori ed argomenti simili o comunque molto vicini a quello di cui ti occupi e possono in teoria spingere traffico aggiuntivo verso i tuoi canali!

Importanza di una ricerca preliminare

La scelta di un Hashtag peculiare ed unico costituisce la base di ogni campagna di Online Marketing. Se considerate che il compito degli hashtags è quello di riunire assieme il contenuto che riguarda il medesimo o simili argomenti, è facile immaginare come l’uso sproporzionato di questo strumento possa creare confusione e, soprattutto, come l’uso di Hashtags generici (#animals, #socialmedia, #food) possa portare ai risultati più vari e il più delle volte completamente non relazionati tra loro. Peggio ancora, finirete per essere sepolti da migliaia di altri posts che sono inglobati sotto lo stesso Hashtag fino a scomparire totalmente nella pagina di ricerca.

Nel momento in cui vi troverete a scegliere quello perfetto per la vostra campagna, c’è un altra cosa che vorrete evitare: essere male interpretati! Anche se pensate che il vostro Hashtag sia brillante, memorabile e d’impatto, conducete prima una approfondita ricerca sia sulle singole piattaforme di Social Media oltre che sui vari strumenti di monitoraggio (consiglio Hashtag.org oppure Hashtagify.me). La cosa che assolutamente vorrete evitare è di fare gaffes e di essere risucchiati in qualcosa di controverso, tipo scegliendo (seppur in buona fede) un Hashtag che richiami ad argomenti controversi o spinosi e che possa ritorcervisi contro. Ecco un esempio ben noto da tempo per chi è del settore! Una volta effettuata la scelta con attenzione, ricordatevi sempre di mettere in maiuscolo la prima lettere di ogni parola quando utilizzate una frase composta.

Come scegliere un Hashtag nel modo giusto? Ecco alcune linee guida da tenere in considerazione:

  • Semplicità. La tendenza è quella di creare un Hashtag che sia il più breve possibile. Hashtags troppo lunghi e complicati finiscono per essere più fastidiosi che utili, finendo per danneggiare i vostri sforzi.
  • Rilevanza. Fate in modo che l’Hashtag creato rispecchi completamente il servizio/prodotto che state cercando di promuovere oltre a indirizzare ad un unico tema ben preciso.
  • Facile da ricordare. Per far si che un Hashtag prenda piede facilmente e si diffonda a macchia d’olio deve essere innanzitutto orecchiabile oltre che facile da tenere a mente. Insomma deve suonare bene
  • Uso di Hashtags di supporto. L’Hashtag deve riflettere il senso univoco sia del tuo Brand che degli obiettivi della tua campagna pubblicitaria. Per fare in modo che il maggior numero di visitatori possibile vi si imbatta, fate uso di Hashtags un po’ più generici (non troppo) per accompagnare il tuo contenuto in modo da raggiungere più followers.

Come diversificare l’uso dell’hashtag sui Social Media

Adesso arriva il momento di mettersi in moto ed usare questi consigli. Tuttavia fate bene attenzione: i contenuti (e di conseguenza anche gli Hashtags) rendono in modo differente in relazione alla piattaforma su cui vengono utilizzati. Un numero più o meno elevato di Hashtags, a seconda del tipo di Social Media, possono aumentare o diminuire “l’engagement” dei vostri followers.

  • Facebook. Difficile trattenersi ma sappiate che sarebbe meglio evitare o tenere a un livello di minimo indispensabile l’uso degli Hashtags su Facebook. I posts hanno solitamente una performance migliore senza Hashtags: siate cauti dunque ed utilizzateli solamente in concomitanza con eventi speciali o campagne.
  • Twitter. Qua il discorso cambia. Questa piattaforma è stata concepito per l’uso degli Hashtags, per cui non è così sorprendente capire perché i tweets hanno miglior performance con questi. I tweets accompagnati da Hashtags ricevono in media risultati due volte migliori. Tuttavia è bene non abusarne. Se riempirete i vostri tweets di troppi Hashtags, l’ enagagement calerà vistosamente.
  • Instagram. Qua dovete spingervi oltre il limite: in questo caso siete autorizzati a lasciarvi andare e cadere nella “dipendenza da Hashtags”! Le varie ricerche dimostrano come i post con più di 11 (!!) hashtags rendano al meglio!
  • Google +. Google assegna in modo automatico Hashtags ai contenuti ma è bene utilizzare l’editor ed aggiungere i propri (sicuramente più attinenti al contenuto in questione). Gli Hashtags possono essere ricercati su Google +, per cui i post raggiungono un maggior numero di persone quando vengono usati.
Una grafica che riassume l'efficacia di un hashtag sui diversi social network

Riuscire a creare un Hashtag di successo al primo colpo non è cosa da poco e in moltissimi devono passare attraverso qualche insuccesso prima di riuscirvi. Tuttavia cercate di seguire questi piccoli ma fondamentali accorgimenti quando vi troverete a crearne uno per il vostro Brand. E ricordate sempre di considerare sia l’audience cui state parlando sia i canali su cui lo lanciate! Siamo curiosi di conoscere anche i vostri trucchi, se ne avete 🙂

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10 strategie per catturare i tuoi followers con un post https://www.araneus.it/10-strategie-catturare-followers https://www.araneus.it/10-strategie-catturare-followers#respond Wed, 01 Feb 2017 13:35:57 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1284 L'articolo 10 strategie per catturare i tuoi followers con un post proviene da Araneus.

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Riuscire a far affezionare i followers ai nostri Social Media

Essere presenti sui Social è l’architrave di ogni moderna Strategia di Comunicazione & Marketing. Niente di nuovo fin qua, direte. Allo stesso modo bisogna anche saper comunicare che spesso significa saper scrivere nel modo più consono (e coinvolgente) a seconda del canale che utilizziamo. Svolgere il ruolo di Social Media Manager non significa di per sé essere anche uno scrittore. Il lato positivo è che per creare contenuti intriganti e di ottima qualità sui Social non è necessario avere un premio Pulitzer in bacheca o reinventare la storia del Copywriting. Andiamo a scoprire alcuni accorgimenti per creare un contenuto di rilievo per conquistare i cuori dei nostri followers!

Ogni post o intervento che pubblicate è una immagine riflessa della vostra azienda: quindi un post scadente (per non dir peggio) susciterà automaticamente una simile reazione verso il vostro Brand. Ecco perché l’accuratezza quando si scrive sui Social Media è un requisito imprescindibile oltre all’abilità di condensare il maggior valore possibile in poche righe, la consistenza e il saper coinvolgere i lettori. Inoltre, dato che ogni Network ha le sue peculiarità, cosa funziona su Twitter può essere un fiasco su Linkedin o viceversa.

10 modi per creare il post ideale sui Social Media
10 suggerimenti per comporre un post capace di coinvolgere il pubblico sui vari Social Network

LUNGHEZZA DEI POST

Qual è la lunghezza giusta di un post? Ogni singolo Social Network consente di scrivere messaggi di diversa lunghezza. Ad ogni modo ciò che è consentito non coincide sempre ed esattamente con quello che è più giusto fare. Seppur non esistano regole rigide, diverse ricerche hanno stabilito dei tratti comuni e linee guida a cui attenersi in linea di massima.

Una panoramica riassuntiva sulla lunghezza del post ideale sui vari Social Network
  • Twitter. Come noto la lunghezza massima di un Tweet è di 140 caratteri (al netto di allegati vari, dopo il cambiamento apportato recentemente). Tuttavia la lunghezza ideale si assesta tra i 70 e i 100 caratteri con un uso di Hashtags misurato (non più di uno o due). Seguite le pratiche consigliate da Twitter for Business in modo da sfruttare al massimo le potenzialità della piattaforma.
  • Facebook. Il limite di Facebook non è un problema, andando oltre i 63mila caratteri. Tuttavia ogni post viene spezzato dopo i primi 400 caratteri (in pratica un “Altro” verrà visualizzato in coda al post). Tuttavia i post più performanti e che ottengono più approvazione non oltrepassano di solito gli 80 caratteri.
  • Linkedin . Il limite per ogni aggiornamento di stato è di 600 caratteri. Il numero di parole per post ideale, in base ai riscontri degli utenti, si aggira attorno alle 25 parole anche se ci rivolgiamo ai consumatori. Nel caso si voglia utilizzare Pulse per contenuti più ampi e approfonditi il limite passa a 1900 parole.
  • Google +. La lunghezza ideale di un post dovrebbe assestarsi sui 60 caratteri (la media generale è invece intorno ai 156). L’Headline dovrebbe essere anche più conciso, una sorta di “teaser” contenuto in una riga, in modo da invogliare i lettori a leggere oltre.

BRAND STYLE

Mantenere lo stile del tuo contenuto univoco nel corso del tempo può essere difficoltoso. Delineare alcuni standard da seguire può risultare utile al fine di garantire al Brand un marchio sempre riconoscibile e distintivo.

  • Prolilo del tuo audience. Per chi state scrivendo? Cosa stanno cercando i vostri followers? A quali problemi stanno cercando soluzione?
  • Voce e tono del Brand. Scegliere come la “voce” del Brand dovrebbe suopnare (seria, professionale, divertente, provocatoria, autorevole etc..)
  • Suddivisione dei messaggi (e contenuti). Non tutti i contenuti che produrrete devono obbligatoriamente andare su tutti i canali Social. E’ funzionale suddividere i messaggi in maniera appropriata e stabilire la piattaforma di condivisione.
  • Mission Statement. Qual è lo scopo e il motivo dell’esistenza del Brand stesso? Cosa vi porta ad agire sui Social Media?

TIPS & TRICKS

Ogni Social, come già ampiamente ribadito, ha i propri segni distintivi e linee guida. Ad ogni modo, vi sono alcune buone pratiche che possono trovare applicazione su tutti i networks.

Utilizza un tono di voce “attivo”

L’uso di frasi con un tono attivo produce un maggiore coinvolgimento da parte dei lettori. Questa metodologia fa maggiormente uso di verbi improntati all’azioni che incoraggino il lettore a fare altrettanto, mentre un tono passivo è più descrittivo ma anche più piatto e meno stimolante.

Metti il tuo audience in prima fila

L’uso di una seconda persona (singolare per rivolgersi direttamente al singolo, plurale per dare un senso di comunità ) è un metodo infallibile per evitare di essere autoreferenziali e porre l’interesse dei destinatari al centro dell’attenzione.

Evitare messaggi troppo orientati alla vendita ed insistenti
Almeno quando si scrivono post social organici è bene evitare di suonare troppo auto-promozionali. Le inserzioni pubblicitarie sono concepite per promuovere (e possibilmente vendere) i propri prodotti o servizi, dunque non causeranno irritazione nei visitatori. Ma lo scopo dei post organici è diverso ed è quello di informare, intrattenere, divertire o comunque creare un legame con la tua comunità. Ciò non toglie che in modo sottile non possiate promuovere il vostro Brand, sottolineando l’importanza di un aspetto o incoraggiando l’audience a mettersi in azione (senza necessariamente suonare come un Sales Pitch!)

Perché qualcuno dovrebbe condividerlo?”

La risposta a questa domanda si trova nei diversi motivi per cui le persone sono propense a condividere i contenuti in cui si imbattono. Che in sintesi sono 5.

  • Condividere contenuti che ritengano utili per i loro stessi followers. In parole povere ciò significa produrre contenuti che siano utili, degni di attenzione e interessanti. L’obiettivo è quello di fornire un benefit tangibile e alcuni format rodati quali “Come fare a..” oppure “10 Motivi per..” possono essere il segreto per ottenere un’approvazione Social di rilievo.
  • Permettano di esprimere la loro personalità. Ogni qual volta qualcuno si accinge a condividere qualcosa sui propri profili o canali, la domanda più spontanea (e forse inconscia) è: “Questo contenuto rispecchia ed è in linea con la mia identità?”. L’utilizzo di uno strumento come la Buyer Persona   può rivelarsi magico per allineare i contenuti con lo spirito e personalità del vostro audience.
  • Sentirsi connessi agli altri. I Social Network sono basati interamente sul costruire relazioni e connessioni. Le persone amano condividere contenuti che le facciano sentire parte di una comunità, di qualcosa di più grande o che possa permettergli di cominciare un dialogo con altri.
Condividere contenuti che abbiano rilevanza per i propri followers è importante per ottenere un engagement maggiore
  • Sentirsi connessi agli altri. I Social Network sono basati interamente sul costruire relazioni e connessioni. Le persone amano condividere contenuti che le facciano sentire parte di una comunità, di qualcosa di più grande o che possa permettergli di cominciare un dialogo con altri.

Correlazione tra il messaggio del post e la pagina di destinazione

Se il post che scrivete indirizza ad una pagina esterna, assicuratevi che vi sia un collegamento logico tra ciò che scrivete sul post e la landing page su cui il lettore atterrerà. In pratica il contenuto della pagina dovrà essere un approfondimento di ciò che è stato anticipato nel post. Una volta raggiunta la pagina, per il lettore deve essere subito chiara la relazione tra l’headline e ciò che si trova di fronte: evitate come la peste il click-bait per evitare sia penalizzazioni sia la furia dei followers!

Stimolare la curiosità

Il post è solo un aggancio: non c’è bisogno di rivelare ogni dettaglio! Vedetelo come l’headline di un articolo su una rivista. Scrivete in un modo che inviti le persone a cliccare per saperne di più: lasciate dei dettagli senza risposta, rendendo implicito che le spiegazioni arriveranno una volta che si è cliccato sul link.

Legame tra contenuto visivo e del post

Allo stesso modo, se state postando un immagine o un contenuto visivo, fate in modo che ci sia una connessione ben visibile e chiara con il post. Sia il contenuto del post che l’immagine devono essere amalgamati e comunicare all’unisono un singolo, inequivocabile messaggio. Questo post di “Save the children – Italia” rappresenta un esempio coi fiocchi!

Allineare il testo con l'immagine è fondamentale per lanciare un messaggio uniforme ai followers

Chiarezza e sinteticità

La maggioranza degli utenti Social scorrono velocemente le loro newsfeed dunque è molto più probabile che un post breve e vibrante catturi maggiormente l’attenzione rispetto a paragrafi prolissi e verbosi. Sebbene non sia una regola fissa (soprattutto su Facebook dove a seconda dell’argomento trattato è possibile dilungarsi un po’ di più) , mantenersi su una media di un paio di frasi è una buona prassi per evitare di postare cose sconclusionate e poco allettanti. Un po’ di esercizio è necessario ma alla fine prenderete le misure su come scrivere il solito messaggio eliminando parole superflue!

Quante di questi metodi state mettendo in pratica e quali altre alternative siete soliti usare per conquistare i vostri followers? Sono curioso di conoscere i vostri segreti 🙂

L'articolo 10 strategie per catturare i tuoi followers con un post proviene da Araneus.

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8 modi per migliorare la tua posizione nella Serp con i Social Media https://www.araneus.it/8-modi-migliorare-posizione-serp-con-social-media https://www.araneus.it/8-modi-migliorare-posizione-serp-con-social-media#respond Mon, 16 Jan 2017 09:38:26 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1266 L'articolo 8 modi per migliorare la tua posizione nella Serp con i Social Media proviene da Araneus.

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Lo stretto legame tra Seo e Social Media

L'attività che si svolge sui Social Media ha un impatto sempre più crescente sull'indicizzazione Seo

Siete in cerca di un modo per migliorare l’indicizzazione del vostro blog o sito web sui motori di ricerca? Bene, i Social Media possono venire in vostro aiuto dato che il loro legame con la SEO è in fase crescente e saranno sempre più interdipendenti nel futuro prossimo, anche se ufficialmente i segnali social come tweets, retweets, mi piace, condivisioni o followers non hanno un impatto diretto sul ranking SEO. Ecco alcuni consigli e strategie da seguire per utilizzare i tuoi canali Social con l’obiettivo di scalare posizioni sulla Serp!

Costruire una community autentica

Avrete sentito parlare dei “fake followers” : bene, cercate di starne alla larga visto che la loro unica “utilità” è quella di aumentare il numero del vostro following senza alcuna ripercussione sulla autenticità e reputazione del vostro canale Social. Quello di cui avete bisogno sono utenti reali, che interagiscano davvero con i vostri contenuti, li commentino, li condividano e persino che li critichino! Dato che Google premia la trasparenza e il contenuto di valore come fattori di merito per aumentare il Page Rank, un profilo movimentato e trafficato è un chiaro segnale che stai facendo le cose nel modo giusto per i Google Crawlers!

Post concisi e dritti al punto
Sebbene la lunghezza ideale dei testi possa variare a seconda del Social Network di riferimento, generalmente parlando è bene evitare di diventare prolissi! Cercate di usare tutte le parole necessarie per esprimere correttamente i vostri messaggi ma non una più del necessario: sembra infatti che i “post-paragrafo” (soprattutto su Facebook) portino ad un click-through-rate dalle due alle sei volte inferiore rispetto agli aggiornamenti brevi (intorno ai 40/50 caratteri).

Indicazioni chiare per i tuoi followers

Non desta troppo stupore il fatto che i termini che garantiscono maggiori click sui Social Media sono in pratica veri e propri inviti all’azione. Parole come “seguici”, “dai un’occhiata”, “controlla”, “scopri”, hanno l’effetto immediato di dare una chiara e univoca direzione agli utenti, così che sia più facile per loro interagire con i vostri contenuti. Ecco alcuni esempi da Hubspot di Call-To-Actions a prova di click! 

Non abbiate timore a chiedere ai vostri followers di fare qualcosa! Eccovi un buon esempio:

Una CTA chiara può avere un'influenza molto importante sul comportamento dei visitatori

Usare le keywords nel testo con astuzia (e cautela)

L’uso di parole chiave nei posts, links o hastags può risultare cruciale per fare sì che un utente possa finire sui vostri profili e, in definitiva, sul sito web. L’uso di parole chiave accuratamente selezionate (e integrate in modo sinuoso con il contesto) consentirà di migliorare il ranking sui motori di ricerca e la visibilità del Brand.

Usare le keywords nel testo con astuzia (e cautela)

L’uso di parole chiave nei posts, links o hastags può risultare cruciale per fare sì che un utente possa finire sui vostri profili e, in definitiva, sul sito web. L’uso di parole chiave accuratamente selezionate (e integrate in modo sinuoso con il contesto) consentirà di migliorare il ranking sui motori di ricerca e la visibilità del Brand.

Una ragione valida per cliccare il tuo contenuto

Volete che i vostri followers leggano i vostri contenuti e magari anche che li condividano? Beh, il segreto è quello di connetterti con quelli che sono i loro interessi, problemi e domande. Create i vostri contenuti in modo da saziare i loro bisogni di conoscenza e pratici: riferitevi al problema (anche in tono scherzoso se la situazione lo permette) e fornite dei validi consigli e soluzioni. In questo caso le probabilità di solleticare il loro interesse sarà decisamente più alta! Così come la pagina “Vegetarian Times” è solita fare 🙂

Contenuti che soddisfino i bisogni dei visitatori aumenteranno il tasso di interesse e il CTR

Ottimizzare i profili Social con le keywords di riferimento

Purtroppo l’impatto dei posts che condividiamo sui nostri Social Network non ha la stesso importanza di normali backlinks. Tuttavia l’intera piattaforma viene indicizzata nella Serp sulla base della forza di parole chiave e popolarità. Questo spiega il perché la presenza sui Social dovrebbe essere pensata (e creata) con i principi SEO sempre a mente. Il primo passo da fare, dopo aver ovviamente identificato le parole chiave più significative per il vostro Brand, é quello di inserirle in modo organico ed armonioso in tutti gli headlines, biografie, descrizioni e didascalie di immagini per ognuno dei vostri profili Social. Così facendo aumenterete le possibilità che qualcuno si imbatta nella vostra pagina a seguito del buon (e sostanzioso) uso di parole chiave targetizzate che avete fatte, per poi venire attratti di conseguenza dai vostri contenuti.

Utilizzare i contenuti per ampliare la tua influenza Online

Il grande vantaggio di contenuti di valore è quello di andare oltre il dialogo con gli utenti e followers che già abbiamo ma di attrarre anche un audience più vasto e nuovi potenziali clienti. Oltre ad essere condivisi (se meritevoli) sui social, blogs e altri siti web, i contenuti verranno nel tempo indicizzati nei motori di ricerca. Ecco perché possono contribuire in maniera considerevole alla vostra tattica SEO!

Creare posts che “catalizzino” Backlinks!

Tenete sempre in mente che i post che create sui vostri profili Social possono finire in una miriade di posti diversi oltre alle classiche piattaforme di Social Network: possono venire ripresi come esempi in alcuni blogs, in ebooks, SlideShare, Whitepapers etc.. Se riuscirete a comporre contenuti che invitino altri a citarli, guadagnerete una notevole serie di backlinks che contribuiranno ad accrescere la vostra credibilità e peso sui motori di ricerca.

Questi sono alcuni degli accorgimenti da usare per ottimizzare i profili Social in modo da produrre un’onda d’urto positiva sulla Serp per i vostri blog o siti web. Ve ne sono anche altri e fondamentale è tenere il passo con i frequenti aggiustamenti dei vari algoritmi.
Tuttavia, queste strategie da applicare sui Social Media produrranno già risultati tangibili in termini di Seo.
E voi cosa ne pensate? Condividetene pure altre, se ne avete! 🙂

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Le 10 metriche decisive per una strategia Social Media Marketing https://www.araneus.it/le-10-metriche-decisive-per-una-strategia-social-media-marketing https://www.araneus.it/le-10-metriche-decisive-per-una-strategia-social-media-marketing#respond Wed, 28 Dec 2016 09:50:20 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1249 L'articolo Le 10 metriche decisive per una strategia Social Media Marketing proviene da Araneus.

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Il mondo dei Social è meraviglioso perché ci dà la possibilità di misurare quasi ogni azione che compiamo. Ovviamente è bene tenere in conto che ogni misurazione ha senso qualora si sappia bene cosa stiamo effettivamente misurando. Ammassare dati su aspetti completamente irrilevanti può portarvi dritti (oltre a una consistente perdita di tempo) alla cosiddetta “analysis-paralysis”. Una delle metriche che in molti vogliono tenere sotto controllo è il famoso ROI (“Return on investment”): salvo poi dimenticarsi che è quantomeno inverosimile avere un reale ritorno se a monte manca addirittura un minimo investimento.. Senza considerare che il ROI può avvenire sotto forme diverse a seconda delle aspettative: per alcuni può verificarsi con l’aumento del traffico verso i propri domini, con maggiori conversioni o, per altri, semplicemente diminuendo i costi del Customer Support gestendolo tramite i Social Media. Dipende dunque dalle prospettive.

Monitorare le metriche più importanti è un passo fondamentale per migliorare la strategia di Social Media Marketing

L’unica certezza è che la vostra strategia deve basarsi sull’analisi di dati ed obiettivi solidi e realionde evitare di basare decisioni fondamentali su supposizioni, ipotesi e congetture. Non esattamente il modo migliore per costruire un solido business! Ecco le metriche social da monitorare con più attenzione per la crescita dei vostri canali.

Engagement

Il coinvolgimento della vostra community è senza dubbio la metrica principale di cui dovreste occuparvi, il vero e proprio catalizzatore dell’attenzione verso i vostri canali. In breve, l’enagement misura il coinvolgimento dei vostri followers e il numero dei likes, delle condivisioni e dei commenti che le vostre pagine ricevono. Il concetto di engagement è fondamentale per sfatare una volta per tutte il mito dei grandi numeri sui social media: l’utilità di avere migliaia di followers è assolutamente pari a zero se la stragrande maggioranza di essa non sono attivamente partecipi con il tuo contenuto e con cosa offri. Avere un following molto ampio ma completamente distaccato e passivo è un bruttissimo segno poiché significa che i tuoi messaggi e contenuti sono completamente disallineati con le loro aspettative. In sintesi: non preoccupatevi se la vostra pagina ha un piccolo numero di followers. Se sono partecipi ed interessati, il vostro audience crescerà in modo organico e naturale. Piattaforme come Facebook e Twitter considerano inoltre l’engagement come un manifesto segno di popolarità, per cui andrà a giocare un ruolo pesante nell’algoritmo e sulla vostra visibilità nella newsfeed: più like, retweets o condivisioni otterrete, più spesso comparirà sulle Newsfeed degli utenti.

Clicks

La maggior parte delle volte il numero di clicks su un link è lo specchio di quanto allettanti siano il titolo, la descrizione e l’immagine del vostro post. Sicuramente i followers più appassionati cliccheranno su quasi ogni cosa postiate ma la maggioranza delle persone sarà propensa a cliccare solo i post di reale interesse per loro. Un numero elevato di clicks accompagnato da poche reazioni indica che il post è riuscito a catturare l’attenzione dei lettori ma non ha garantito gli standard di qualità che si aspettavano. Invece un forte engagement con scarsità di clicks sta a significare che dovrete lavorare su come lanciare il vostro contenuto, testando diverse alternative di titoli o di materiale visivo.

Likes

I likes sono una metrica dalla lettura particolare. Da una parte portano una logica maggiore attenzione verso il vostro contenuto, in quanto è abbastanza naturale che più persone gravitino intorno ad aggiornamenti che sono molto popolari. Inoltre il numero di likes è tenuto in alta considerazione dagli algoritmi social più famosi e porteranno più in alto i vostri post. Dall’altro lato però i likes sono considerati spesso anche come “vanity metrics” in quanto non sono una affidabile prova di reale engagement della vostra comunità : quante volte avete messo vi piace a una foto o ad un post senza nemmeno aprire il link e tantomeno leggerlo? 🙂

Condivisioni

La condivisione è più significativa rispetto ad all’apporre un semplice like. Mentre il like rappresenta un’azione abbastanza passiva, lo sharing comporta un grado di consapevolezza molto maggiore. Quando qualcuno condivide il tuo contenuto, sta praticamente dando la propria raccomandazione personale (ed in definitiva esprimendo fiducia verso la vostra autorevolezza) ad amici, colleghi e chiunque sia incluso nel suo network. Proprio per questo le condivisioni sono un indicatore molto più rilevante della qualità del vostro lavoro.

Commenti

Quello che dovete assolutamente cercare di evitare per le vostre pagine è il silenzio! Il punto focale dell’essere sui social è appunto quello di essere attivi, di generare discussioni, conversazioni e generare interesse intorno a voi o al vostro brand. Che siano opinioni di diverso tipo, critiche, complimenti o feedback generici, tutto aiuterà a spingere il vostro marketing mentre il silenzio è ad ogni modo controproducente. Ottenere molteplici commenti è un chiaro indizio che i vostri contenuti stanno cogliendo nel segno.

Menzioni del brand

Menzioni e tags del tuo brand sono sintomatiche poiché dimostrano che le persone stanno parlando di te anche quando non sei attivamente presente: un eloquente segno di quanto siate rilevanti ed in cima ai pensieri dei vostri followers. In modo più o meno diretto i “Social Signals” influenzeranno sia il vostro ranking SEO che l’autorità del vostro dominio.

Visite del profilo

Sebbene non così esaustiva come altre metriche, poiché non rappresentativa del reale intento del visitatore, le visite al profilo indicano comunque un certo interesse verso il tuo brand che va oltre gli ultimi vostri aggiornamenti. Tenete ovviamente in considerazione che molte persone potranno seguirvi senza mai attualmente visitare il vostro profilo: fa parte del gioco.

Followers attivi

Per follower attivo si intende colui che si è loggato ed ha interagito con la tua pagina o il tuo contenuto almeno una volta negli ultimi 30 giorni. Per la maggior parte dei brands la maggioranza dei followers diventano velocemente passivi. Non sempre è così semplice identificare questo tipo di followers. Tuttavia per alcune piattaforme come Twitter vi sono alcuni strumenti, il più utile dei quali è certamente ManageFlitter che vi aiuteranno a rintracciare gli utenti passivi o addirittura fake, in modo da poterli rimuovere dalla vostra lista.

Fan Reach

La portata dei vostri messaggi social rimane importante per la vostra strategia, poiché è indicativa di quante persone possa potenzialmente raggiungere. E’ possibile misurare la portata monitorando le seguenti metriche:

  • Numero followers. Il numero totale delle persone che stanno seguendo il tuo brand sui social media indica la tua portata al netto di ogni tipo di engagement. Questo numero indica puramente il numero di persone che potrebbero (organicamente) vedere i tuoi aggiornamenti ed ha intenzionalmente acconsentito a farlo.
  • Visualizzazioni. Tecnicamente le visualizzazioni (impressions) mostrano quante volte il vostro post compare sulle newsfeed e timeline dei vostri followers, sia perché vi stanno già seguendo o perché sono collegati con qualcuno che ha contenuto o mostrato interesse verso il vostro contenuto. Ovviamente ciò non significa che ogni visualizzazione corrisponda al fatto che l’utente abbia realmente visto o anche notato il post ma solo che ne ha avuto la possibilità. Seppur una metrica dal sapore vago, molte visualizzazioni sono senza dubbio preferibili ad un numero limitato.
  • Dati sul traffico web. Questo dato assume un importanza centrale soprattutto se state investendo considerevoli sforzi nello sviluppo dei vostri contenuti social e nella loro promozione. In questo caso vorrete garantirvi che la percentuale di traffico web provenienti dai social media rifletta in maniera adeguata tali sforzi e che il gioco valga la candela. HubSpot e Google Anlytics sono gli strumenti più immediati per verificare questi numeri.

Leads

Una volta che i vostri Social Media entreranno in azione sarà certamente piacevole essere travolti da ondate di likes, retweets e condivisioni. Ma arrivando al nocciolo della questione, a un certo punto dovrete porvi la fatidica domanda: quanti di questi entusiasti fans sono così coinvolti da acquistare i vostri prodotti o servizi? La misurazione della cosiddetta “Lead Generation” è basilare per capire se siete o meno sulla piattaforma giusta o se il contenuto che proponete risponde alle esigenze della vostra “Buyer Persona”. Ponete il caso di avere una comunità Instagram iper-popolata che ama le vostre foto ma il tutto si traduce in zero vendite oppure un esiguo seguito su Linkedin che genera piccoli ma regolari leads. Quale delle due merita maggiore attenzione? 🙂

Come potete intuire alcune metriche sono di tipo quantitativo (composte da valori numerici e con un valore statistico concreto) mentre altre sono di tipo qualitativo e più legate ad una interpretazione personale e soggette ad ipotesi. Entrambe sono utili da utilizzare per indirizzare la vostra strategia di Social Media Marketing nella giusta direzione! E voi cosa ne pensate?

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Arawiki – Gli strumenti per gestire al meglio i Social Network – (Ep. 3) https://www.araneus.it/arawiki-strumenti-gestione-social-network https://www.araneus.it/arawiki-strumenti-gestione-social-network#respond Mon, 12 Dec 2016 14:06:50 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1240 L'articolo Arawiki – Gli strumenti per gestire al meglio i Social Network – (Ep. 3) proviene da Araneus.

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L’importanza di ottimizzare la gestione dei Social Media 

Chiunque sia coinvolto nel mondo del Social Media marketing conosce bene le difficoltà della gestione di molteplici profili: saltare da una piattaforma all’altra, loggarsi e sloggarsi in continuazione, tenere il passo con la pubblicazione di tutti i contenuti. Una vera fatica! La buona nuova è che esistono alcuni strumenti molto affidabili che consentono di alleviare il peso di questa attività oltre a rendere la gestione di vari Social Network molto più lineare e semplice.

Parleremo oggi dei tre tools maggiormente diffusi su scala globale: Hootsuite, Everypost e Buffer. Cercheremo di introdurvi le loro funzionalità principali e di spiegarvi in che modo il loro utilizzo può andare a beneficiare la vostra routine quotidiana!

Buon divertimento e vi invitiamo a stare in contatto con le nostre pagine Social per non perdervi tutte le novità in ambito di Marketing Digitale! 🙂

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Come scegliere i giusti Social Network per il tuo Business https://www.araneus.it/come-scegliere-giusti-social-network-per-il-tuo-business https://www.araneus.it/come-scegliere-giusti-social-network-per-il-tuo-business#respond Thu, 20 Oct 2016 09:08:43 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1144 L'articolo Come scegliere i giusti Social Network per il tuo Business proviene da Araneus.

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A prescindere dal fatto che gestiate un piccolo, medio o grande business, la possibilità di volgere a vostro vantaggio il potere dei Social Network è fuori discussione: testi, video, audio, infografiche e la lista va avanti. Tutti metodi per promuovere i vostri contenuti ed allargare la vostra potenziale estensione. Tutto quello che fate o dite sui Social è la rappresentazione del vostro brand, definibile come una sorta di “Social Body Language”! Facile intuire come sia cruciale dare una priorità alla vostra presenza sui vari profili. La presenza obbligatoria su tutte le piattaforme è oramai assolutamente priva di significato se fine a se stessa: ricordate che siete in controllo del vostro business, dunque è necessario concentrare gli sforzi laddove il vostro target audience spende la maggior parte del tempo. A questo riguardo eccovi 5 consigli da attuare per riconoscere quali siano i Social Network più utili per il tuo business e su cui concentrarsi in misura maggiore.

La scelta dei Social Network giusti è la chiave per una buona strategia di Social Media Marketing aziendale

Tempo, Budget e Know-How

Essere realisti è il modo giusto per dare la giusta priorità. Quanto budget e tempo avete a disposizione da investire sui singoli canali, su base giornaliera, nei prossimi 30, 60, 90 giorni? La peggior cosa da fare è sviluppare una magnifica e onnicomprensiva strategia che contempla un numero di ore settimanali di cui in realtà non disponete minimamente.

Se il tempo e denaro sono gli essenziali, la necessaria esperienza lo è altrettanto. Per attuare un Social Media Marketing efficace c’è bisogno di uno staff variegato che annoveri solide conoscenze di Web Design, Visual e Content marketing, che abbia familiarità con il tasso di conversione (in modo da saper trasformare un potenziale cliente in un acquirente) e che conosca a fondo i segreti del Social Media Marketing (così da individuare i giusti obiettivi e saper leggere i dati in modo da ottimizzarli). Niente panico! Non è obbligatorio possedere tutti questi elementi nel vostro staff: le possibilità e gli strumenti per esternalizzare queste funzioni al giorno d’oggi sono molteplici e di sicura affidabilità (potete trovare talentuosi professionisti e freelancers su piattaforme come Fiverr oppure Upwork ).

Definizione chiara degli obiettivi

Per definire accuratamente se la vostra attività di Marketing Online, di qualsiasi natura essa sia, ha avuto successo e per essere in grado di misurarlo dovrete stabilire delle metriche di riferimento. Questi parametri sono meglio noti con il nome di KPIs (“Key Performance Indicators”). Gli obiettivi aziendali dovranno dettare la strada e indicare verso quale Social Network sarà più utile dirigersi: tenete sempre in mente che il tipo di successo di cui stiamo parlando non si crea da un giorno all’altro ed è interamente basato sulla sostenibilità e la prospettiva di lungo termine. I potenziali obiettivi possono variare enormemente da una realtà all’altra e non necessariamente devono essere connessi con un mero e crudo ROI. Tra i vari possiamo trovare:

  • Promozione e sviluppo del brand (“Brand Awareness”)
  • Aumento del traffico verso il blog e il sito web
  • Aumento vendite
  • Aumento degli iscritti alla newsletter
  • Recruiting di giovani talenti
  • Gestione delle proprie comunità Online

Allo stesso modo le metriche di riferimento possono essere di diverso tipo:

  • Numero di visualizzazioni del brand
  • Numero di conversioni o vendite
  • Crescita degli iscritti alla newsletter (a proposito, ecco alcune dritte per voi!)
  • Soddisfazione del cliente
  • Download di un prodotto (“giveaway”) come un ebook, whitepaper, case study etc..

Una volta stabilite le vostre finalità, le KPIs saranno di notevole aiuto per capire se state effettivamente realizzando questi obiettivi o quanto vi siate vicini. Quale Social vi sarà più utile per raggiungere il vostro scopo? Quale invece sarà più funzionale per connettervi meglio con il vostro target? Quale sarà il più adatto a condividere la vostra Brand Story nel modo più autentico possibile? Il segreto è quello di mantenere un approccio che tenga in considerazione i bisogni dei vostri followers, in modo che possano riconoscere in voi un valido aiuto per risolvere i loro problemi e veder esaudite le loro aspettative.

Osservare l’intero eco-sistema Social nel suo insieme è fondamentale per capire cosa sta accadendo e come il vostro Brand possa inserirsi con naturalezza. A questo proposito la conoscenza profonda del vostro audience di riferimento, da chi e da che cosa sono motivati, è imprescindibile. Dove spendono il loro tempo Online? Chi ascoltano? Da chi sono influenzati? Come condividono le loro informazioni? Cosa sono desiderosi di imparare? Partite dall’analisi di questi aspetti.

Ricerche dettagliate sui Social

Per capire al meglio se un determinato Social Network sia quello giusto per voi, dovrete conoscerlo a fondo. Rintracciate gli aspetti demografici e le statistiche sostanziali di ognuno di essi a livello globale :potete trovare materiale infinito Online, visto che ogni anno vengono pubblicati reports ufficiali dalle maggiori agenzie che si occupano di Web Marketing a tutti i livelli (il report annuale di Social Media Examiner, ad esempio, è considerato una vera e propria miniera d’oro in termini di informazioni). Inoltre potete contare sui cosiddetti “Native Insights”, ovvero i dati che vengono forniti all’interno della stessa piattaforma: spero per voi che siate già a conoscenza dei Facebook Insights sulla barra degli strumenti della vostra pagina 😉

Non dimenticate di utilizzare strumenti specifici per rintracciare sia i trend in maggiore ascesa che gli Influencers principali nel vostro campo: BuzzSumo, MyBlogU. Twtrland o Circloscope sono tra i più diffusi.

Stabilire le giuste priorità

Come già ampiamente sottolineato, è necessario canalizzare gli sforzi verso i canali dove sarete in grado di offrire il maggior supporto ai vostri lettori e dove il vostro impatto sia potenzialmente maggiore. In pratica dovrete spezzettare tutti i vostri Social in modo da capire dove e quanto investire. Per aiutarvi, provate a suddividere la vostra presenza e il relativo peso in 3 differenti livelli:

  • Livello 1 : focalizzarsi sul Social Network più popolato dal tuo audience. Lì andrete a implementare concretamente la vostra strategia di Social Media Marketing creando ricchi contenuti, condividendo, commentando e interagendo in modo attivo con la vostra community su base quotidiana)
  • Livello 2: conservate una presenza attiva ma diminuite in modo congruo la vostra partecipazione rispetto al livello superiore. Decrescere non significa sparire ma fare una puntata una volta al giorno a grandi linee, in modo da proseguire la vostra mission di “Lead Nurturing
  • Livello 3: i Social Network dove solo una parte esigua del vostro seguito è presente (o addirittura non è presente affatto). La vostra presenza deve essere ridotta al minimo, giusto per tenere un occhio di tanto in tanto su cosa stia accadendo nell’ambiente.
Stabilire una priorità tra i Social Media da utilizzare per il tuo business

A conclusione di tutto ciò è sempre bene puntualizzare una cosa da tenere a mente. Fate in modo di evitare di costruire la vostra intera attività unicamente sui social media! Nonostante la loro cruciale importanza, il blog (o il sito web) rimane sempre il cuore del vostro business, il luogo centrale e su cui puoi avere un controllo pressoché totale. Assicurati di non affidarti totalmente a “terre in affitto” come i Social. In seguito potrete integrare tutte le piattaforme possibili!

Adattare, Modificare ed Ottimizzare!

L’ottimizzazione della presenza sui social non è un qualcosa da farsi una volta ogni anno o su lunghi intervalli: si tratta di una attività continuativa da porre in essere in pratica giornalmente, in quanto questo ambiente si muove con una velocità frenetica così come il comportamento del tuo audience (oltre ai mutevoli bisogni della tua azienda).

La capacità di misurazione degli obiettivi (qualunque essi siano) è essenziale per capire come vi state trasformando. Come ampiamente già detto questa trasformazione non avverrà in un giorno (più probabile in diversi mesi o anche più di un anno): comunque sia oltre a raggiungere qualcosa di tangibile dovrete essere in grado di misurarlo e le KPIs tornano sempre in vostro soccorso.

Più sarete in grado di organizzare in modo ordinato e lineare i vostri contenuti, più è probabile che i vostri follower torneranno con costanza e assiduità sulle vostre pagine. A questo riguardo l’uso di un calendario editoriale per pianificare la vostra attività sarà un vero e proprio salvavita!

Dunque è tempo di fare una bella analisi delle vostre pagine e mettere questi consigli in pratica sin da subito. Se avete ulteriori consigli, siamo tutt’orecchi 😉

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