web marketing – Araneus https://www.araneus.it Agenzia WEB Marketing Lucca - Marketing Automation e Lead Generation Wed, 31 Jan 2018 14:36:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.16 https://www.araneus.it/wp-content/uploads/2017/04/cropped-logo_quadrato-32x32.png web marketing – Araneus https://www.araneus.it 32 32 Marketing, cosa fare quando il cliente ti chiede di “dare i numeri” https://www.araneus.it/marketing-cosa-fare-quando-il-cliente-ti-chiede-di-dare-i-numeri https://www.araneus.it/marketing-cosa-fare-quando-il-cliente-ti-chiede-di-dare-i-numeri#respond Wed, 25 Oct 2017 14:21:01 +0000 http://www.araneus.it/?p=29688 Oggi, chi lavora in un’agenzia che si occupa di sviluppo web e business marketing è consapevole che una delle domande...

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Oggi, chi lavora in un’agenzia che si occupa di sviluppo web e business marketing è consapevole che una delle domande che un cliente potenziale può avanzare riguarda i “numeri”.

numeriIl cliente è furbo e sa che, al di là dei preventivi e dei piani strategici che l’agenzia propone, prima di iniziare un rapporto di natura economica con un nuovo fornitore di prodotti o servizi ha bisogno di alcune prove. Numeri, dati, risultati ottenuti all’interno di campagne di promozione per aumentare le conversioni o le vendite, oppure semplicemente cifre che attestino l’accresciuta visibilità di un brand, di un progetto. Ad un livello macroscopico si tiene sotto controllo tutto ciò che si può misurare nell’ottica di:

  1.  monitorare il mantenimento nel corso del tempo degli obbiettivi già raggiunti;
  2. individuare prontamente la possibilità di raggiungere/l’avvenuto raggiungimento di nuovi obbiettivi;
  3. segnalare il rischio legato alla perdita di posizioni già conquistate;

KPI: quando focalizzarsi sui numeri è obbligatorio

Nel vocabolario dei marketer più aggiornati c’è un riferimento costante ai KPI – i Key Performance Indicators, ovvero gli indicatori di performance strategici. In altre parole stiamo parlando di un sistema che una determinata azienda individua per misurare alcuni aspetti utili a valutare il suo impatto, il suo rendimento sul mercato. Può trattarsi di dati che riguardano le visite al proprio punto vendita – che in termini digitali si misurano in base al traffico generato sul sito corporate, e sui canali di vendita secondari. Oppure possiamo parlare di numeri che riguardano le strategie di marketing outbound, come l’attività di lead generation, in grado di generare opportunità uniche di contatto o di vendita andando a ‘stanare’ potenziali clienti.

numeriAlla luce di queste considerazioni vien da sé che il controllo dei KPI avviene di frequente all’interno di una meccanica consolidata. Il successo è spesso legato al costante e ciclico raggiungimento di alcuni obbiettivi che ci siamo posti a livello operativo. Non sempre questi obbiettivi sono legati ai numeri di base di un’azienda, cioè quelli relativi alle vendite e al fatturato. Spesso, alcuni soggetti che operano con successo – e da tempo, sul mercato, tengono sotto controllo indicatori di performance differenti. Come il mantenimento di un profilo di feedback a 5 stelle, o il numero di pagine bianche presenti sul loro Complaints Book (Libro dei Reclami) – oggi sempre più frammentato tra recensioni vere o presunte, forum e commenti.

Scegliere quali numeri tenere sotto controllo è la vera operazione strategica

Sulla base di queste scelte si capisce anche qual è l’effettivo livello di consapevolezza dell’azienda rispetto alle proprie politiche di business marketing. Molto spesso non è possibile monitorare tutto. Quindi, c’è da decidere l‘ordine gerarchico dei parametri da tenere sotto controllo. Non si tratta infatti di un dato che viene calato dall’alto, né di una formula che è possibile stabilire una volta per tutte.

numeriC’è chi sa, ad esempio, che porre l’attenzione sulla soddisfazione della propria clientela, o non perdere mai di vista il proprio core-business, rappresentano parametri imprescindibili. Si capisce che un’azienda che ha ben chiari quali siano i valori di KPI da tenere sotto controllo ha sviluppato una consolidata esperienza nel suo mercato di riferimento. Tutto ciò è infatti parte integrante del suo marketing mix, un insieme di fattori unico e specifico a ciascuna realtà imprenditoriale.

Ulteriormente, la chiarezza rispetto a questi fattori non è di per sé garanzia di mantenimento del successo nel tempo. L’azione di monitoraggio costante sugli indicatori di performance è mirata essenzialmente ad individuare potenziali migliorie e strategie aggiuntive di crescita. Ecco perché è importantissimo che alla lettura dei dati venga affiancato un framework operativo interno all’azienda, capace di interpretare cambiamenti e sollecitazioni, rispondendo con azioni mirate nel breve, nel medio e nel lungo periodo.

Dal punto di vista della web agency esterna all’azienda, l’esperienza acquisita nei precedenti case studies è il vero capitale umano su cui puntare. I numeri da soli infatti non parlano e quando si tratta di fornire una consulenza l’esperienza si fonda, al netto dei risultati, sulla somma degli errori e dei successi ottenuti nel corso del tempo.

I rischi a cui va incontro chi si concentra eccessivamente sui numeri

In generale, nell’ottica delle vendite tout-court, non c’è niente che non sia misurabile, processabile, analizzabile. E in quanto misurabile, ogni parametro è passibile di un costante miglioramento. Bisogna però considerare che quest’aspetto nudo e crudo del dato numerico, tanto caro al mondo della ricerca scientifica, quando parliamo di marketing strategico può rappresentare un’arma a doppio taglio, sia per il cliente che per il venditore, in questo caso l’erogatore di servizi.
Si tratta di una dinamica in cui ci sono alcuni rischi a cui potenzialmente tutti i marketer vanno incontro:

  1. I numeri possono essere facilmente manipolati. Come? Restringendo magari lo sguardo su un determinato periodo di tempo, oppure inserendo un filtro per escludere dei parametri, direzionando la lettura dei dati in una precisa direzione. Facile ad esempio per una web agency che si occupa di marketing dire: abbiamo aumentato il traffico del sito del 50%, senza specificare il dato di partenza. Un conto è un sito che aveva 100 visitatori unici al giorno e che è stato portato a 150. Un conto un altro che da 10.000 è arrivato a 15.000.
  2. Il business marketing non è fatto solo di numeri. Importante ed essenziale in molti casi è il processo di analisi quanti-qualitativa, che indirizza verso questo o quell’altro goal specifico, utilizzando strumenti e piattaforme all’interno di una programmazione strategica. In questa fase i numeri sono sì importanti, perché definiscono, negli scenari virtuali di azione programmabile, le criticità e gli obbiettivi di pareggio e di crescita.
  3. Anche l’analisi quanti-qualitativa è fatta di ricerca e sperimentazione, ma dentro vi entrano dinamiche legate al product placement (posizionamento dei prodotti), alla psicologia della clientela, ai processi di significazione e semantizzazione in corso sui mercati, attenzione a non trascurarle!
  4. Nel mondo delle vendite la logica dei numeri è direttamente collegata a quella della competizione. È opportuno tenere continuamente sotto controllo le proprie performance, ma raramente ci si sofferma a mettere in discussione la validità stessa della metrica sulla quale stiamo basando la nostra valutazione.

Conclusioni, come costruire uno schema di controllo per mantenere un rapporto più sano con i numeri

Il dato numerico può essere facilmente manipolato e inoltre nella sua analisi intervengono fattori difficilmente misurabili e controllabili, come quelli legati alla stagionalità o alla casualità delle scelte di fruizione e di consumo. Alla luce di queste considerazioni, come possiamo valutare il vecchio detto “i numeri non mentono mai”?
L’idea è che ci sia la possibilità di dimostrare la validità dei KPI presi in esame sulla base di una variazione prevista all’interno di uno schema di controllo. Uno schema che raggruppa un insieme di metriche stabili e consolidate nel tempo. L’obbiettivo è calcolare in che misura le metriche variano ‘nella media e senza l’intervento di cambiamenti consistenti’. In questo modo abbiamo costruito il nostro schema di controllo e possiamo decidere che qualsiasi elemento che superi queste varianze sia dovuto a cambiamenti esterni o ai fenomeni di manipolazione a cui abbiamo precedentemente accennato.
Come sempre, quando si ha a che fare con i numeri, è necessario padroneggiare, almeno a livelli basilari, la matematica. In questo caso ci andremo a servire del calcolo della deviazione standard, che ci aiuterà ad individuare con precisione quali sono i parametri che si sono discostati maggiormente dallo standard. Per farlo, potete darvi da fare manualmente (questa guida vi ricorda come), oppure servirvi della funzione di calcolo della deviazione standard in Microsoft Excel, Open Office o Google Sheets (= STDEV).

numeri

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Le 5 metriche di Business Marketing fondamentali! https://www.araneus.it/6-metriche-di-business-marketing https://www.araneus.it/6-metriche-di-business-marketing#comments Thu, 14 Sep 2017 12:48:52 +0000 http://www.araneus.it/?p=29611 L'articolo Le 5 metriche di Business Marketing fondamentali! proviene da Araneus.

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Ogni professionista del settore Marketing ha la necessità di confrontarsi con determinate metriche per misurare l’impatto della propria strategia di Business. Così siamo soliti tenere sotto osservazione le visite al sito web, il tasso di conversione, i leads generati da ogni canale, il tasso di interazione sui Social Network, i click sulle nostre campagne email e la lista può andare molto avanti.

Tuttavia, molti direttori d’azienda e imprenditori sono ancora scettici alla lettura di questi numeri, credendo (erroneamente) che abbiano un influsso sempre esiguo sull’incremento delle vendite e sull’aumento del business nel suo complesso. E’ dunque superfluo dimostrare l’efficacia “monetaria” di un piano di Marketing con questi numeri. Ecco invece le 5 metriche di Marketing che hanno realmente un’influenza per un business!

Le metriche fondamentali per una strategia di business marketing

Costo di acquisizione cliente (CAC)

Che cos’è: Il CAC è una metrica che viene usata al fine di calcolare il costo medio complessivo che una azienda deve sostenere per l’acquisizione di un nuovo cliente.

Come calcolarlo: Si prende il totale della spesa del settore marketing e vendite per un determinato periodo di tempo e lo si divide per il numero di nuovi clienti acquisiti in quella stessa determinata frazione di tempo.

Cosa significa e perché è importante: L’ obiettivo di ogni azienda è quello di tenere il livello del CAC il più basso possibile. Questa metrica indica quanto si sta spendendo per raggiungere l’obiettivo: un aumento notevole del CAC significa la presenza di notevoli problemi di efficienza all’interno della propria strategia di vendita o/e di promozione.

La percentuale Marketing del CAC

Che cos’è: La percentuale di Marketing del CAC rappresenta la porzione di spesa legata ai soli costi derivanti dal Marketing all’interno del CAC stesso (vedi sopra).

Come calcolarlo: Semplicemente prendendo il totale dei costi legati al marketing e dividendoli per il totale dei costi di Marketing/Vendita usati in precedenza per calcolare il CAC.

Cosa significa e perché è importante usarlo: Questa percentuale mette in evidenza quanto sia più o meno gravoso il ruolo del team marketing per l’acquisizione di un cliente. L’aumento della stessa può significare svariate cose:

  • Il team marketing sta spendendo troppo o sta avendo troppi costi generici da sostenere
  • Si sta attraversando una fase iniziale di investimento in cui si spende di più sulla promozione (settore marketing) per attrarre leads di maggiore qualità e migliorare la produttività delle vendite.
  • Il team vendite sta avendo un rendimento inferiore a quello atteso

Tempo necessario per ripagare il CAC (Payback Time)

Che cos’è: Questa metrica indica il numero di mesi necessario per riprendere l’investimento iniziale sostenuto per guadagnare un nuovo cliente.

Come calcolarlo: Semplicemente dividendo il CAC per il proprio Margine operativo sulle entrate (ovvero quanto i clienti spendono in media in un mese). Esempio

  • CAC= 1.000 euro
  • Margine operativo mensile: 100 euro
  • Tempo di Payback: 10 mesi

Che cosa significa e perché è importante: In aziende in cui il cliente è solito pagare rate mensili o una sottoscrizione annuale, è necessario che questa metrica si assesti il più possibile sotto i 12 mesi. Minore è il tempo necessario per ripagare l’intero CAC, prima un’azienda comincerà a fare profitto utile sul nuovo cliente. Come detto (e come ben comprensibile), la maggior parte delle aziende mira a rendere un cliente profittevole in meno di un anno.

% clienti derivanti dal Marketing

Che cos’è: Questa statistica mostra la mole di affari che viene portata direttamente dal settore marketing, stabilendo la percentuale dei clienti originata esclusivamente grazie agli sforzi di marketing.

Come calcolarlo: Semplicemente suddividendo il numero di clienti mensili originati come leads di marketing per il totale complessivo di clienti dello stesso mese (ossia considerando anche quelli originati dal settore vendite)

E' possibile misurare l'impatto del reparto Marketing nel processo di acquisizione di nuovi clienti per una azienda

Che cosa significa e perché è importante: L’utilità di questa metrica è ben visibile da subito, ossia misurare l’impatto del reparto marketing all’interno del processo di generazione di nuovi clienti. Questa percentuale non deve essere letta in modo rigido in quanto dipende in larga misura da come la struttura di un reparto vendite e marketing di una azienda è organizzata (e dal loro rapporto). Può dunque variare abbondantemente a seconda del “business model” che si adotta (un’azienda che punta moltissima sui propri responsabili vendite e che può contare su un ristrettissimo reparto di marketing, difficilmente può aspettarsi un’alta percentuale ad esempio).

% clienti influenzati dal Marketing

Che cos’è: Questa percentuale illustra tutti quei leads con cui il reparto marketing ha interagito in qualche modo, durante tutto il processo di vendita.

Come calcolarlo: Per determinare l’influenza complessiva, si devono considerare tutti i clienti acquisiti da una azienda in un dato periodo e separare tutti coloro che hanno interagito con il reparto marketing quando erano ancora leads (sottoscrivendo una newsletter, atterrando su una landing page, cliccando mi piace su una sponsorizzata Facebook e così via). La percentuale viene di conseguenza.

Cosa significa e perché è così importante: Una delle metriche più dense di significato per dare ad ogni CEO o direttore di azienda una visione d’insieme dell’impatto generale che il marketing ha sul processo di vendita, considerando tutto il ciclo di vita dell’acquisto (da lead a cliente)

Speriamo che questo riassunto possa tornarvi utile. Sei interessato a un sistema automatizzato capace di ottimizzare al meglio la tua strategia di Marketing? Ti invitiamo a contattarci per saperne di più e nel frattempo puoi scaricare la nostra speciale guida sulla Marketing Automation!

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Perché il tuo Sales Team ha bisogno di un CRM! https://www.araneus.it/sales-team-crm-aziendale https://www.araneus.it/sales-team-crm-aziendale#respond Tue, 29 Aug 2017 09:41:27 +0000 http://www.araneus.it/?p=29507 L'articolo Perché il tuo Sales Team ha bisogno di un CRM! proviene da Araneus.

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Il CRM: la freccia nell’arco di un Sales Team vincente

I sistemi di CRM hanno risolto molti dei problemi più pressanti che ogni Sales Team si trova ad affrontare. Il CRM ha il potere di riunire in modo ordinato dati essenziali dei clienti, così da permettere agli amministratori di effettuare decisioni strategiche in modo tempestivo e, conseguentemente, aumentare il fatturato dell’intero dipartimento.

Un CRM può aiutare la produttività del sales Team

Tuttavia alcune aziende sono ancora restie all’utilizzo di questo strumento, resistenza dovuta al fatto che fino a pochi anni fa i CRM si presentavano come sistemi poco “user-friendly”, con un design confusionario che rendeva difficile coglierne gli effettivi benefici.

Problemi totalmente superati con i moderni CRM, tra cui Suite CRM. Rivolgendoti ad Araneus avrai l’opportunità di usufruire di una demo gratuita oltre ad una dettagliata spiegazione sulle caratteristiche e vantaggi di questa piattaforma.
Ecco intanto i principali benefici per il tuo Sales Team!

Creare un team compatto ed efficiente

Prendiamo ad esempio il normale ciclo delle vendite: chiamata, appuntamento, incontro e chiusura. Il CRM aiuterà il responsabile delle vendite a capire in un batter d’occhio a che punto si trova e i dati a sua disposizione consentiranno di concentrarsi sul punto giusto del processo.

In questo modo, ogni responsabile diverrà nettamente più efficiente, andando ad affrontare con semplicità e precisione una “task” alla volta, invece di perdersi tra inutili chiamate o applicare formule provenienti da lavori precedenti che risultano spesso essere completamente inappropriate.

Produzione di preziose informazioni

Un buon CRM fornirà le informazioni necessarie al tuo team per prendere le giuste decisioni, oltre a generare report in automatico. Il CRM assicura anche la possibilità di avere a disposizione l’andamento aggiornato delle performance oltre a dettagliate previsioni sulle vendite, basate sull’attività di ogni singolo responsabile. A questo proposito, nel caso qualcuno del team avesse delle difficoltà, sarà possibile aiutarlo andando a scoprire le ragioni delle mancate chiusure prevenendo ulteriori problemi o evitando che crescano a dismisura.

Ridurre il numero di errori

Un’altra funzionalità smart è quella di poter registrare ogni conversazione con ogni singolo contatto. Il “call-recording” è fondamentale nel momento in cui un lead già esistente passa nelle mani di un nuovo responsabile, al fine di garantire la continuità della relazione evitando errori imbarazzanti (come dimenticare le esigenze principali del cliente o approcciarlo come un potenziale cliente senza sapere che lo è già).

Il poter tracciare ogni telefonata garantirà al nuovo responsabile di avere a disposizione tutte le informazioni (corrette) di cui ha bisogno.

Il "Call-recording" è una funzionalità che permette ai membri del Sales Team di non perdere nessuna info dei clienti

Ravvivare le situazioni in stallo

Talvolta alcune transazioni possono diventare sterili prima di chiudersi. E’ il caso di molte aziende il cui ciclo di vendita è piuttosto lungo e richiede numerosi incontri ed azioni prima di convertire il cliente all’acquisto. Altre volte succede semplicemente perché quest’ultimo è troppo occupato. Ad ogni modo, è necessario un modo per chiudere l’affare.

Il CRM è in grado di fornire un report esaustivo in ogni momento in cui una trattativa diventa troppo faticosa o viene tirata per le lunghe. In questa maniera ci sarà la possibilità di fare le appropriate valutazioni e approcciarlo in modo diverso, assegnarlo ad un altro responsabile oppure attuare un follow-up più approfondito.

Ridurre il turnover e aumentare la motivazione

Il supporto garantito dall’uso di un CRM è in grado di incentivare ed aiutare i responsabili più in difficoltà a raggiungere risultati migliori, senza sentirsi inadeguati o impauriti dal commettere errori. Allo stesso tempo il CRM è una manna dal cielo e uno stimolo fortissimo anche per i responsabili vendite più performanti, in quanto avranno sempre sott’occhio quello che è il loro contributo reale verso l’azienda.

Non ti bastano questi motivi? Contattaci per un incontro senza impegno e ti illustreremo al meglio tutti i vantaggi tangibili di un CRM efficace!

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Come scrivere una Call To Action efficace e persuasiva https://www.araneus.it/come-scrivere-call-to-action-efficace https://www.araneus.it/come-scrivere-call-to-action-efficace#respond Tue, 07 Mar 2017 11:26:23 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1334 L'articolo Come scrivere una Call To Action efficace e persuasiva proviene da Araneus.

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Il potere magnetico di una Call To Action

Il contenuto che siamo abituati a comporre negli ultimi anni (in qualità di Copywriter o Social Media Manager) ha assunto anche uno scopo di business, peraltro nemmeno troppo velatamente. Sicuramente la funzione principale è quella informativa: vogliamo intrattenere i nostri lettori, costruire credibilità e fiducia attorno al nostro Brand, fornire informazioni di grande utilità e possibilmente anche divertirli! Ma alla fine come è possibile misurare in modo efficace l’effetto della nostra strategia di comunicazione? Dobbiamo chiedere ai nostri lettori di compiere una determinata azione, di passare allo step successivo per vendere prima di tutto la nostra idea e, di conseguenza, i nostri prodotti/servizi. Ed eccomi dritto al ruolo fondamentale che l’invito all’azione va a rivestire per i nostri contenuti: la Call to action diventa contenuto essa stessa, in quanto la sua funzione preponderante è quella smuovere il lettore ed indurlo a fare qualcosa. Cosa di preciso?

  • Comprare un prodotto
  • Iscriversi ad un corso Online
  • Richiedere un preventivo o un appuntamento
  • Effettuare una registrazione ad una Newsletter
  • Fare un piccolo acquisto
  • Effettuare il download di un Ebook o altro materiale
  • Partecipare ad una estrazione o ritirare un piccolo premio

Tutte le volte che ci troviamo ad un passo dal generare un CTA i medesimi dubbi ci assillano: la paura di risultare troppo insistenti e far fuggire i lettori, il dubbio di spegnere il loro entusiasmo con un linguaggio essenzialmente commerciale o addirittura il terrore che possano decidere di disiscriversi dalla nostra Newsletter perché si sentono troppo pressati. Provate però a vedere l’altro lato della medaglia. Dall’altra parte dello schermo può esserci un individuo che trova il nostro contenuto eccezionale ma non sa come iscriversi per andare più a fondo oppure che è pronto a dare credito al nostro prodotto o servizio ma non sa come acquistarlo. Come è dunque possibile evitare di sentirsi a disagio nel presentare nella propria offerta? Alla base di tutto c’è un fattore di fiducia e sicurezza: se siete sicuri che quello che state offrendo sia qualcosa di veramente valido, utile e che aiuterà il vostro cliente non avete niente da temere.

In tutto ciò c’è un duplice aspetto da tenere in considerazione ogni volta che ci troviamo a pensare ad una CTA giusta per promuovere i nostri contenuti. Uno verbale e l’altro visivo. Le CTAs più efficaci fanno un uso delle parole giuste combinandole con elementi grafici in grado di far risaltare l’invito all’azione in modo da persuadere il lettore a fermarsi e cliccarvi sopra. Inoltre, non necessariamente ogni CTA si riferisce a un contenuto di vendita ma può essere collegata a pagine di blogs, al “Chi siamo” o condurre semplicemente a del materiale informativo.

Elemento Verbale di una Call To Action

La lunghezza media di una CTA si assesta al di sotto dei 100 caratteri. In virtù di ciò è facile capire perché ogni parola conta. Diamo un’occhiata ai 3 pilastri che compongono una CTA.

Headline

Il titolo della CTA deve porre l’accento sui vantaggi di cui il lettore potrà godere una volta che avrà cliccato sull’invito, piuttosto che sulle caratteristiche del prodotto/servizio. Questo è un concetto di Marketing fondamentale su cui ancora inciampano anche i più navigati Social Media Marketers continuano ad inciampare. E’ abbastanza comprensibile come il primo impulso sia quello di mettere il vostro prodotto sotto la luce dei riflettori, enfatizzandone le caratteristiche. Tuttavia dovete cercare di toccare le corde dei lettori offrendogli dei sensibili miglioramenti e vantaggi che comprendano settori fondamentali come salute, successo, risparmio, tranquillità e relazioni. Siate specifici e mostrate al lettore come beneficerà sensibilmente in uno di questi 5 campi. Notate la differenza tra questi due esempi:

  • Scarica subito il nostro Ebook “I migliori metodi per fare pubblicità sui Social Media” per scoprire tutti i tipi di inserzione sui Social Network più diffusi e integrargli con la tua strategia di Marketing!”
  • Scopri come migliorare il tuo CTR, identificare il tuo target audience ideale, diminuire il CPC ed aumentare il tasso di conversione scaricando il nostro Ebook “I migliori metodi per fare pubblicità sui Social Media”!

Come potete vedere nel secondo caso i benefits reali che il lettore può ricevere sono molto più chiari, concreti ed anche a portata di mano rispetto ad un generico invito all’azione come il primo.

Headline

Il titolo della CTA deve porre l’accento sui vantaggi di cui il lettore potrà godere una volta che avrà cliccato sull’invito, piuttosto che sulle caratteristiche del prodotto/servizio. Questo è un concetto di Marketing fondamentale su cui ancora inciampano anche i più navigati Social Media Marketers continuano ad inciampare. E’ abbastanza comprensibile come il primo impulso sia quello di mettere il vostro prodotto sotto la luce dei riflettori, enfatizzandone le caratteristiche. Tuttavia dovete cercare di toccare le corde dei lettori offrendogli dei sensibili miglioramenti e vantaggi che comprendano settori fondamentali come salute, successo, risparmio, tranquillità e relazioni. Siate specifici e mostrate al lettore come beneficerà sensibilmente in uno di questi 5 campi. Notate la differenza tra questi due esempi:

Testo

Quando arriva il momento di creare il testo per la tua CTA, tieni a mente il limitato spazio (meno di 100 parole disponibili). Il lettore è in procinto di prendere una decisione importante, dunque non è il momento di comporre giochi di parole o altisonanti paroloni: più concreti e chiari si è, meno andremo a confondere il lettore (evitando che non compia l’azione determinata). Una volta che nel titolo avrete cercato di colpire il lettore a livello emotivo mettendo i vantaggi sotto la luce dei riflettori, è tempo di passare alla fase logica esponendo finalmente le caratteristiche dell’offerta in questione. Seguendo l’esempio precedente adesso potremo aggiungere in cosa consiste il contenuto dell’offerta:

  • Scopri come creare inserzioni pubblicitarie su tutti i Social Network principali come Facebook, Linkedin, Twitter ed Instagram!”

Pulsante

Eccoci al momento della verità: alla fine della CTA dovrete introdurre un pulsante (o link) con cui si suppone il lettore compirà finalmente l’azione desiderata. Il pulsante è in pratica lo strumento con cui dare maggiore forza e sottolineare ancora di più l’offerta. Il testo del pulsante può fare la differenza, dunque è bene stare lontani da esche generiche e standard come “Clicca qui” o “Iscriviti”..

Per essere incisivi e al tempo stesso originali potete usare la tattica di mettervi nei panni dei vostri lettori usando la strategia del “I want to..”. Riempite i puntini di sospensione cercando di immaginare quali vantaggi i vostri lettori vorrebbero ricevere dalla vostra offerta. Per tornare al nostro esempio:

  • Voglio migliorare le mie campagne pubblicitarie sui Social Media!”

E per quanto riguarda i blogs? In molti tentennano sul fatto di inserire o meno una CTA all’interno di blog post per paura che risulti una esagerazione. Tuttavia, soprattutto su contenuti di alto valore e su cui avete investito un tempo considerevole, è legittimo (e forse doveroso) inserire un forte invito all’azione. Cosa c’è di male a chiedere ai nostri lettori di sottoscrivere la nostra newsletter se abbiamo fornito loro un pezzo di grande utilità?Perché non introdurgli il nostro ebook o i nostri servizi? Non c’è motivo di essere timorosi nel richiedere di compiere una azione alla fine di un ottimo contenuto, qualunque essa sia: potrete chiedere di proseguire la lettura con un ulteriore articolo del blog o lasciare un commento oppure, mirando più in alto, di chiamare per un appuntamento o provare un prodotto!

Elemento visivo di una Call To Action

Anche una CTA scritta in modo magnifico può passare inosservata. Certamente lo sapete già. Un invito all’azione è in fin dei conti un minuscolo pezzo di testo circondato nella solita pagina da altre centinaia di parole: il rischio di rimanere sepolto e non essere notato da nessuno è sicuramente consistente. 

L'elemento visivo di una Call To Action svolge un ruolo fondamentale per catturare l'attenzione

Come è possibile assicurarti che non passi in secondo piano? Ecco che l’elemento visivo entra in gioco.

In questo esempio per la raccolta fondi a favore della protezione della flora degli Oceani il WWF ha decisamente colpito nel segno come potete vedere. Il messaggio visivo va a toccare decisamente l’aspetto emotivo del lettore con una grafica stupefacente e di impatto.

Un aspetto grafico sorprendente e che renda la tua CTA interamente diversa dal resto della pagina sarà in grado di persuadere i lettori e catturare la loro attenzione. Ed al giorno d’oggi non c’è bisogno di essere web designer di primo livello per comporre una CTA che risalti. Queste sono le aree su cui lavorare.

  • Colore. La regola di fondo è quella che il testo, lo sfondo e i bordi della tua CTA devono essere opposti ai colori che i visitatori sono soliti vedere sulla vostra pagina. Usare un background totalmente in contrasto con il resto della pagina è un metodo sicuro per richiamare l’attenzione (e gli occhi) del lettore verso quel determinato punto. Se il sito è in predominanza rosso o arancio, usate un blu o un verde per il vostro invito all’azione. Inizialmente l’effetto può non sembrare piacevole ma risalterà fortemente rispetto a tutto il resto e questo è esattamente l’effetto che andiamo cercando!
  • Grandezza dei caratteri. L’obiettivo da raggiungere è sempre lo stesso: quello di una massima visibilità agli occhi del lettore. Considerate che il testo della CTA non apparirà raffinato e sottile come il resto della pagina, ma va bene così. E’ consigliabile usare un carattere più “spesso” oltre a mettere in neretto l’intera CTA.
  • Spazio libero intorno alla CTA. Non c’è cosa più controproducente di porre l’invito all’azione nel bel mezzo della pagina, completamente sepolta dal corpo del testo o da altre sezioni. Assicuratevi di lasciare un margine di spazio bianco intorno alla CTA in modo da metterla sotto la luce dei riflettori ed enfatizzarla.
  • Ripetizione. Se il contenuto in cui inserite la CTA è considerevolmente lungo (dalle 1500 parole in su) non esitate ad inserire anche un doppio invito all’azione, distanziandoli in modo opportuno. Considerate che la stragrande maggioranza dei navigatori del web compiono una breve scansione delle pagine e non è assolutamente garantito che visioneranno tutto il contenuto (possiamo sbilanciarci dicendo che molto difficilmente lo faranno). Da qui deriva l’importanza della ripetizione: se aspettate che tutti i visitatori scorrano l’intera pagina fino alla parte finale per notare (finalmente) il vostro folgorante invito all’azione… beh rimarrete piuttosto delusi. Quindi niente paura, inseritene più di uno in maniera organica lungo la pagina!

Consentitemi di dire che per creare una CTA coi fiocchi bisogna metterci anche un po’ di noi stessi. Nonostante possa apparire già come un sacco di lavoro cui far fronte, considerate che l’invito all’azione equivale in un certo qual modo alla vostra voce o a quella del vostro addetto alle vendite che presenta il meglio che avete da offrire. Spenderci un po’ di tempo in modo da rendere questo elemento unico sia sotto il profilo verbale che visivo è sicuramente qualcosa che può ripagarvi ampiamente!

 

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AraWiki – Gli elementi dell’Inbound Marketing (Episodio 1) https://www.araneus.it/elementi-inbound-marketing-arawiki https://www.araneus.it/elementi-inbound-marketing-arawiki#respond Thu, 10 Nov 2016 15:57:59 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1187 L'articolo AraWiki – Gli elementi dell’Inbound Marketing (Episodio 1) proviene da Araneus.

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Con oggi inauguriamo la nostra nuova rubrica AraWiki 🙂

Con alcuni piccoli video vi parleremo di volta in volta dei diversi aspetti e tendenze che ruotano attorno al mondo del Web & Social Media Marketing. Partiamo oggi con un’introduzione sull’Inbound Marketing, una strategia di comunicazione su cui si basa la nostra intera attività: un nuovo modo di attrarre l’attenzione dei potenziali clienti tramite l’intersezione di 3 elementi fondamentali.

Buona visione e continuate a seguirci anche sui nostri canali Social per restare al passo con tutte le novità, trends e approfondimenti sul mondo del Digital Marketing e della comunicazione Online! 😉

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I 4 strumenti più efficaci per gestire al meglio i tuoi Social Network https://www.araneus.it/4-strumenti-efficaci-per-i-social-network https://www.araneus.it/4-strumenti-efficaci-per-i-social-network#respond Thu, 22 Sep 2016 07:20:55 +0000 http://araneus.it/blog/?p=1104 L'articolo I 4 strumenti più efficaci per gestire al meglio i tuoi Social Network proviene da Araneus.

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Ogni Social Media Manager che si rispetti avrà provato la travolgente (per qualcuno emozionante) sensazione di dover gestire numerosi profili per diversi clienti allo stesso tempo. Curare il contenuto, stilare un calendario editoriale appropriato e, ultimo passo, lanciarlo! Sarete probabilmente alla ricerca di un modo per ottimizzare tutto questo processo. Sebbene gli strumenti interni di programmazione e gestione dei singoli Social Network abbiano fatto passi da gigante negli ultimi anni, possiamo adesso contare su mezzi più avanzati che ci consentono di saltare senza troppi sforzi da una piattaforma Social all’altra, di averle tutte sotto controllo in unico pannello, di tenere traccia del flusso dell’attività dei followers e dei concorrenti così come di programmare i nostri contenuti per i giorni e settimane a venire. In questo articolo andremo a presentarti 4 strumenti di Social Media Management per facilitarti nella loro gestione ed ottenere il massimo dai tuoi sforzi. Continua a leggere e prendi nota per evitare di perderti in un labirinto fatto di profili Facebook, newsfeed di Twitter e profili aziendali di Linkedin 😉

Everypost

Questo strumento andrà a migliorare la vostra routine social quotidiana così come a rendere la vostra gestione dei social un gioco da ragazzi. Una volta registrati, dall’angolo a destra in alto potete aggiungere i vostri account e connettere i vostri profili Facebook, Pinterest, Twitter, Linkedin, Tumblr e Linkedin. L’interfaccia è davvero semplice ed intuitivo: nella parte destra troverai una funzionalità che ti permette di scegliere visual content da numerosi fonti (come Instagram, Youtube, Flickr e Pinterest) in modo da creare il tuo contenuto unico da condividere con il tuo audience. Per il resto la maggior parte del pannello è formato da box destinati alla scrittura del post, all’abbreviazione dell’URL e alla programmazione (puoi scegliere ovviamente tra il pubblicare il tuo post immediatamente o in altra data futura).

Sulla parte sinistra troverete un altro menu che rimane nascosto finché lavorate sul post e che potete far riapparire con un semplice click. Troverete qua la sezione archivi, analytics e schedule. 

Everypost è un servizio freemium il cui prezzo dipenderà dal tipo e soprattutto quantità di funzioni che necessitate. Il piano base consente ad ogni modo la gestione di almeno un profilo per ogni Social e già con il piano “Pro” si hanno a disposizione ben 10 profili per 9.99$ mensili! Ecco qua tutto il tariffario dettagliato.

Buffer

Buffer si presenta come un must per la gestione veloce, semplice ed efficiente di molteplici Social Media, anche quando vi sono più persone coinvolte nella mansione. Dopo una veloce registrazione si può scegliere quali Social Networks aggiungere. Sul lato sinistro è possibile aggiungere o rimuovere i network che si desiderano associare al nostro pannello di controllo oltre a connettere i vari profili e pagine.

A questo punto è possibile usare la sezione nella parte alta per cominciare a creare i vostri contenuti.

Nella sezione Analytics potrete disporre di report approfonditi e settorializzati sui risultati e la portata della vostra campagna di Social Marketing. Usateli per migliorare la vostra strategia! Nella barra “Scheduling” potete personalizzare la programmazione dei vostri post e contenuti. Tenete in considerazione che potete anche utilizzare l’opzione di posting automatica con cui Buffer deciderà per voi il momento più adatto di pubblicazione sulla base del coinvolgimento passato del vostro audience con il vostro brand.

Infine con l’opzione Settings potete apportare modifiche al vostro account, garantire l’accesso ad altri membri del vostro team e utilizzare la funzione di abbreviazione link.
Una delle opzioni che rende Buffer tra i più appetibili (ed amati) strumenti di gestione dei Social è la possibilità di aggiungere estensioni per il browser così come l’applicazione per dispositivi mobili, che rende facilmente possibile condividere contenuti in tempo reale! La piattaforma ha un sistema freemium ed i prezzisono paragonabili al gemello Everypost: unica nota da considerare è che Pinterest non è incluso nel piano gratuito.

SocialOomph

Create rapidamente un account tramite verifica dal vostro indirizzo email e siete pronti a partire. Nel menù alto di navigazione troverete 5 diverse sezioni che vi aiuteranno nella gestione del vostro Social Media Marketing. Come prima cosa cliccate sulla sezione Networks e connettete tutti i canali e le pagine che andrete a gestire. Di seguito potete gestirle singolarmente.

Dalla sezione “Posting”, probabilmente la più importante, potete lavorare sulla creazione del contenuto, programmarlo, utilizzare Bit.ly per accorciare i vostri link e perfezionare i vostri Tweets. La sezione “Following” è invece molto utile per gestire le diverse comunità, per trovare nuove persone da seguire o influencers che possono essere utili al vostro business.

C’è la possibilità di creare “messaggi di benvenuto” oppure di inserire la funzione “follow back” per le persone che hanno deciso di seguirvi su Twitter. L’unità “Monitor” vi consentirà di tenere un occhio sull’andamento e sui dati della vostra strategia. Infine la sezione “Help” non è altro che un classico libretti di istruzioni virtuale che vi indicherà anche come contattare il Customer Support di SocialOomph.
Lo stesso sistema Freemium si applica anche a SocialOomph  con un paio di particolarità: è possibile una prova gratuita di una settimana di SocialOomph Professional (qualora non vi piaccia tornate automaticamente al piano base) ed esiste un piano più orientato su Twitter (per professionisti che si trovano a gestire molteplici account Twitter rispetto ad altri Social Networks).

Hootsuite

Ultimo strumento di cui parliamo, ma decisamente non per importanza e notorietà, è Hootsuite. Questa piattaforma è già ampiamente famosa tra milioni di Social Marketer in tutto il mondo poiché consente una gestione davvero semplice, ottimizzata e graficamente chiara dei vostri Social. La crescita di Hootsuite è esponenziale tanto che potete trovare il sito nelle principali lingue oltre ad un blog sempre aggiornato a tema Social Media Marketing con tutte le nuove tendenze, una accademia di corsi Online e webinars di ogni tipo. Tornando a noi, per prima cosa dovete aggiungere i vostri canali Social (Facebook, Twitter, Google +, Linkedin ed Instagram). Una volta fatto saranno ben visibili nell’angolo in alto a sinistra: da lì potete comodamente scegliere quello che volete utilizzare (è possibile anche condividere il solito contenuto su tutti i canali).

Una volta che comincerete a formare il vostro contenuto e selezionato la piattaforma prescelta, otterrete suggerimenti automatici sul numero di caratteri massimi ammessi. Inoltre potrete accorciare i link, allegare foto e materiale video, programmare i post tramite questa piccola finestra:

Hootsuite

Ultimo strumento di cui parliamo, ma decisamente non per importanza e notorietà, è Hootsuite. Questa piattaforma è già ampiamente famosa tra milioni di Social Marketer in tutto il mondo poiché consente una gestione davvero semplice, ottimizzata e graficamente chiara dei vostri Social. La crescita di Hootsuite è esponenziale tanto che potete trovare il sito nelle principali lingue oltre ad un blog sempre aggiornato a tema Social Media Marketing con tutte le nuove tendenze, una accademia di corsi Online e webinars di ogni tipo. Tornando a noi, per prima cosa dovete aggiungere i vostri canali Social (Facebook, Twitter, Google +, Linkedin ed Instagram). Una volta fatto saranno ben visibili nell’angolo in alto a sinistra: da lì potete comodamente scegliere quello che volete utilizzare (è possibile anche condividere il solito contenuto su tutti i canali).

Una volta che comincerete a formare il vostro contenuto e selezionato la piattaforma prescelta, otterrete suggerimenti automatici sul numero di caratteri massimi ammessi. Inoltre potrete accorciare i link, allegare foto e materiale video, programmare i post tramite questa piccola finestra:

Il piano gratuito consente la gestione di 3 profili Social a vostra scelta e l’accesso a funzioni come il message scheduling e una analitica di base: un buon punto di partenza per chi non deve districarsi tra troppi profili. Ma l’accessibilità delle tariffe, consiglia un investimento minimo per tutti coloro che del Social Media Markeiting ne fanno una professione a tutto tondo onde evitare di perdere ore preziose tra dozzine di pagine e profili diversi!

Se il nostro articolo vi è piaciuto fatecelo sapere nei commenti e soprattutto non esitate a condividerlo sui vostri social 🙂 Lo staff di Araneus è sempre pronto a chiarire ogni vostro dubbio o curiosità al riguardo!

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In seguito alla pubblicazione online di un sito web è importante impostare una pianificazione strategica ed operativa finalizzata a migliorarne la visibilità e la performance che ne deriva in termini di traffico, acquisizione lead, e quindi di vendite. Al centro della strategia di marketing si colloca il sistema di Web Analysis, che permette di misurare l’efficacia dei mezzi utilizzati e di valutare possibili percorsi di miglioramento attuabili sui molteplici strumenti a disposizione.

Araneus è in grado di impostare piani web marketing personalizzati di breve/medio periodo. In accordo con gli obiettivi di business del cliente, viene impostata inizialmente la strategia di marketing e comunicazione e successivamente il mix operativo che comprende gli strumenti online e offline da implementare con le relative tempistiche di realizzazione.

Tra le principali attività: SEO, PPC, Social Media, DEM e Newsletter, mobile, soluzioni offline. Sono inoltre forniti report periodici di performance.

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