I 10 trucchi per un oggetto mail che non passerà inosservato!

Il contenuto delle vostre emails è senza dubbio importante, ma la qualità dell’oggetto della mail stessa (la famosa “Subject Line”) è l’esca fondamentale per attirare l’attenzione dei destinatari e fare in modo che procedano a cliccarvi sopra! Considerate la giornata tipo di un vostro follower o iscritto alla vostra newsletter: le probabilità che riceva svariate decine di emails è piuttosto alta, se parliamo di utenti che operano nel B2B possiamo parlare anche di un centinaio (o più) al giorno.E’ facile così capire come l’oggetto della mail sia il primo criterio con cui fare una prima scrematura del proprio inbox: se non siamo capaci di creare un oggetto tanto accattivante e attraente da indurre chi legge alla curiosità di scoprire qualcosa di più di ciò che hai da dire, la nostra mail finirà nel cestino in un tempo non superiore ai pochi secondi! Le statistiche sono lampanti e non lasciano spazio a dubbi: il 33% di chi riceve emails decide se aprire una mail basandosi unicamente su quanto sia stato colpito dall’oggetto o lo reputi interessante. Eccovi alcuni consigli da mettere in pratica per far si che la vostra email abbia più chances di essere cliccata, aperta e magari pure letta!

L'oggetto è un elemento cruciale per fare in modo che una email venga aperta e poi letta

Nome del mittente familiare!

Qualora il nome del mittente non trasmetta affidabilità e fiducia, poco importa quanto accattivante o geniale sia l’oggetto della mail. Il diffondersi a macchia d’olio del fenomeno Spam nell’ultima decade ha messo sull’attenti tutti i naviganti web così che nessuno è più disposto ad aprire emails il cui mittente non sia immediatamente riconoscibile e catalogabile come fidato. 

Migliori performance di emails mandate da persone reali piuttosto che da indirizzi aziendali generici

Un paio di suggerimenti. Prima di tutto evitate a tutti i costi di usare indirizzi impersonali quali “noreply”: le statistiche dimostrano come siano i più propensi a mandare su tutte le furie i destinatari, i quali (giustamente) sono irritati dal fatto di non poter rispondere o contare su nessuno (la comunicazione a senso unico oggi paga davvero poco). Secondo, seppur non nociva come la pratica sopra menzionata, cercate di non usare indirizzi Email aziendali troppo generici. Cerco di spiegarmi meglio. Se possibile associate al nome dell’azienda il nome reale della persona che si occupa di quella questione: come dimostrato dai test Hubspot, le emails mandate da persone vere ottengono performance migliori rispetto a quelle mandate da profili puramente aziendali.

Sintetici e dritti al punto

L’oggetto di ogni email verrà inevitabilmente tagliato se troppo lungo, soprattutto sui dispositivi mobili. E se consideriamo che ben oltre il 40% delle emails a livello mondiale sono oramai aperte tramite mobile, è ben capibile quanto sia importante badare ad essere concisi. La regola di fondo è quella di tenere l’oggetto al di sotto della sogli di 50 caratteri in modo da fare in modo che i lettori che visionano la loro casella di posta possano leggerlo per intero. Può sembrare complicato lanciare un messaggio con uno spazio così esiguo a disposizione ma una volta abituati saprete riconoscere le parole chiave necessarie e quelle di cui potete fare a meno (a proposito di ciò, sembra che le emails con la parola “Newsletter” nell’oggetto tendano ad avere tassi di apertura minori!)

Creare un senso di urgenza

Chiariamo subito che urgenza non significa spargere il panico 🙂 Quello che intendo dire è che oggetti mail che sottolineino l’esiguo tempo rimanente per ottenere uno sconto, ricevere un premio, scaricare una guida o qualsiasi altro Freebie”, tendono a sollecitare il lettore ad agire subito invece che posporre la lettura in un momento successivo (in cui le probabilità di venire accantonata e dimenticata aumentano). Sottolineare la scarsità di un prodotto o mostrare le cosiddette “Social Proofs” sono altri due infallibili metodi per far leva sull’aspetto psicologico e spingere le persone al click.

Fai sentire i tuoi lettori speciali!

Nel momento in cui il lettore si sentirà sentito preso in considerazione in modo genuino e capirà il senso di esclusività che volete trasmettere, le possibilità di conversione e di efficacia delle vostre emails schizzeranno alle stelle. Usare il linguaggio e l’approccio personale giusto avrà effetti benefici e garantirà un senso di appartenenza unico per tutti i vostri destinatari. Alcuni esempi di frasi che potete usare per stimolare i vostri lettori?

  • “Sei invitato..”
  • “Solo per i nostri clienti speciali”
  • “Un’offerta unica solo per te”
  • “Il nostro regalo per te”

Porre domande al lettore

Un altra strategia per attivare i vostri lettori è quella di rivolgervi a loro ponendo delle domande, soprattutto se sono rilevanti ai loro interessi o se riguardano i problemi che stanno cercando di risolvere. Per stare nel nostro campo alcuni esempi possono essere: “Sai come incrementare i tuoi followers su Twitter?” oppure “Stai utilizzando tutte le buone pratiche SEO?”

Evitare maiuscolo e punti esclamativi (!!!)

Tingere in grassetto nero il vostro oggetto o inserire una sfilza infinita di punti esclamativi non attirerà i vostri lettori ma li allontanerà senza possibilità di ritorno! Le statistiche mostrano inconfutabilmente come l’uso del minuscolo sia preferito al maiuscolo: per di più nessuno ama sentirsi gridare contro.. Peggio ancora queste strategie oltre che inutili e fastidiose verso i destinatari, faranno scattare molti allarmi SPAM: un sacco di persone sono solite marcare come Spam le emails che ricevono basandosi solo su quello che vedono nell’oggetto. Credo che vogliate stare alla larga da tutto ciò 😉

Dire espressamente cosa c’è all’interno

Qualora i vostri destinatari abbiano scaricato un’offerta che state consegnando via mail, utilizzare un oggetto che rimarchi cosa debbano aspettarsi all’interno della mail stessa (qualcosa tipo “ecco il tuo ebook!” oppure “il codice sconto ti sta aspettando” o simili) funzionerà decisamente meglio di un semplice “Grazie” di conferma.

Usare verbi che invitino all’azione

Quando pensate all’oggetto della vostra mail può essere utili fareun paragone con una “Call-to-action”: la funzione è verosimilmente la stessa, in quanto lo scopo è quello di creare un oggetto abbastanza invitante da essere “cliccabile” per il lettore. Tecnicamente, per chi volesse fare un passo ancora più avanti, c’è anche la possibilità di inserire direttamente la CTA all’interno dell’oggetto! Inconsciamente l’uso di un verbo all’interno di un titolo spinge ad agire molto di più rispetto a una chiara ma piatta descrizione. Piccolo esempio: “Raggiungici stasera al seminario sul Vegan Food!” oppure “Stasera seminario sul Vegan Food”. Quale dà più la scossa?

Uso dei numeri

Quando si parla di efficacia di un prodotto o servizio, più si è chiari e concreti, più il lettore ne capirà sia il reale valore che il beneficio che può trarne. Stare sul vago difficilmente stuzzicherà l’interesse del destinatario.. L’uso di numeri o statistiche nell’oggetto è un sistema formidabile per far si che le tue emails non passino inosservate, promuovere un messaggio chiaro della tua offerta e stabilire le giuste aspettative per il cliente!

Il ruolo dell’anteprima del testo

Tecnicamente parlando l’anteprima del testo non fa parte dell’oggetto della mail, ma trovandosi immediatamente di fianco, merita la vostra attenzione. Il “Text preview” consente al lettore di dare una breve sbirciata al contenuto della mail stessa (la lunghezza esatta può variare leggermente a seconda dell’Email Provider usato e dal settaggio impostazioni dell’utente). E’ bene prendersi cura in prima persona di questo aspetto, altrimenti l’email provider estrarrà in automatico (e casualmente) un estratto dal corpo della vostra mail: questo può generare confusione e risulterà in una occasione sprecata di coinvolgere il vostro audience.

Come detto questi sono alcuni dei principali accorgimenti da usare per aumentare le probabilità che le emails colgano l’occhio dei vostri destinatari tanto da venire aperte e, possibilmente, lette. Ne troverete certamente altrettanti in giro. E voi? Seguite già queste linee guida oppure avete altre da suggerire? 🙂

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